Lanciata il 20 settembre su Change.org, la petizione online perché l’Emilia-Romagna sia più solerte nella pulizia dei suoi fiumi ha superato il tetto delle 6.000 adesioni. "È urgentemente necessario che la Regione adempia in maniera efficace alla pulizia e al mantenimento dei corsi d’acqua della nostra terra, per proteggere le comunità e l’ambiente. Questa petizione è un appello alla responsabilità e all’efficienza alla nostra amministrazione regionale – si legge nella petizione online –. Troppo spesso in questi ultimi anni, noi residenti in Emilia-Romagna abbiamo subito le conseguenze delle esondazioni dei corsi d’acqua. Questi disastri mettono in ginocchio la nostra comunità,a causa della chiara incompetenza della classe politica in termini di gestione e manutenzione di queste risorse". Di qui l’invito a firmare "affinché si possa evitare un’altra crisi annuale causata da inondazioni evitabili".
Nel frattempo, gli alluvionati della Val di Zena scendono in piazza: sabato prossimo si terrà una manifestazione in piazza Bracci a San Lazzaro dalle 10.30. "La Val di Zena è in ginocchio. Botteghino di Zocca, Farneto, Pizzocalvo, Idice sono tra le frazioni più colpite nella città. Regione e Città metropolitana minimizzano. Chiediamo da 16 mesi, dopo la prima alluvione di maggio 2023, la messa in sicurezza della valle", si legge nell’annuncio della manifestazione, "ma nulla è stato ancora fatto. Oltre alle difficoltà di avere i rimborsi da parte della Struttura commissariale governativa, dov’erano e dove sono Regione e Città metropolitana?". Per venerdì prossimo, inoltre, è stata indetta un’assemblea pubblica "per la sicurezza della Val di Zena": Comune, comitato val di Zena e cittadini si riuniranno alla chiesa di Botteghino (frazione finita di nuovo sott’acqua e travolta dal fango) "per concordare le prossime azioni da intraprendere".