NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Fiori bianchi e lacrime per Valentina: "Viveva per dare sollievo agli altri"

La commozione di mamma Maria e papà Antonio: "Si portava dentro il dolore dei pazienti, a loro portava gioia"

Fiori bianchi e lacrime per Valentina: "Viveva per dare sollievo agli altri"

La commozione di mamma Maria e papà Antonio: "Si portava dentro il dolore dei pazienti, a loro portava gioia"

"Eravamo solo in tre, ma eravamo una famiglia grande. Ci volevamo tanto bene. Valentina ci mancherà tantissimo". Mamma Maria e papà Antonio si sorreggono a vicenda. Baciano e stringono la bara di legno chiaro, coperta di fiori bianchi. Lì riposa la loro bambina, quella ragazza piena di entusiasmo, dolcezza e allegria che ha reso più bella la vita di tante persone e che è stata strappata troppo presto all’affetto di chi le voleva bene. La chiesa di Santa Maria Assunta era gremita, ieri mattina, per l’ultimo saluto a Valentina Fino, l’infermiera trentunenne rimasta vittima, sabato, di un tragico incidente sull’Alpe di Succiso.

Era con il fidanzato, Andrea Pedata, che l’ha vista cadere giù e che ha cercato in ogni modo di salvarla. Ieri, Andrea era in prima fila in chiesa, seduto vicino a Maria. Benché i due ragazzi stessero insieme da poco, i genitori di Valentina sapevano di lui, perché lei era "tanto presa", come ha ricordato Maria. E adesso, da quasi sconosciuti, genitori e compagno si sono ritrovati vicini, in questa tragedia che ha sconvolto tutti. Anche il cardinale Matteo Zuppi, che ha voluto stringersi al dolore di questa famiglia, mettendosi in contatto con Maria e Antonio, per ribadire loro supporto e vicinanza.

Una vicinanza che amici e colleghi di Valentina non stanno facendo mancare a mamma e papà. Le amiche di infanzia della ragazza hanno letto una lettera, alla fine della messa. Amiche per sempre, oltre la morte. "Mi hanno chiamato tutti i pazienti increduli – dice ancora Maria –. Volevano tanto bene a Valentina, le regalavano di tutto... le uova, i pomodori... Lei diceva: ‘Mamma, l’affetto che ho da loro lo voglio ricambiare con la gentilezza’ Lei però si portava il dolore di tutti nel cuore. Quando era a casa si sfogava un po’ con noi, però con loro non traspariva niente. Dava loro solo un attimo di serenità, quando andava a trovarli li faceva sentire accuditi. Per questo erano tutti innamorati di lei". Per questo e perché Valentina era "una persona speciale. Era sempre disponibile con tutti. Dava conforto a tutti, alle sue amiche, ai suoi pazienti. Aveva tanti progetti per il futuro, il suo lavoro era quasi una missione: portava sollievo e gioia".

Anche da Monaco, ieri mattina, alcuni amici della trentunenne sono arrivati a Bologna, per quest’ultimo saluto. Tra loro c’è Federico: "Siamo saliti insieme nel 2017 in un’altra nazione, praticamente soli – ricorda l’infermiere –. Molti non riuscivano ad andare avanti, ma l’entusiasmo e l’allegria di Valentina ci ha aiutato tanto. È anche grazie a lei se molti di noi oggi sono quello che sono e fanno quello che fanno. Onestamente alcuni volevano anche mollare, perché era molto difficile, ma Vale ci aiutava ad andare avanti". Perché, come ricordano Maria e Antonio, "il suo motto era ‘sii gentile’, e lei era gentile. Ci auguriamo di averle trasmesso questi valori: siamo sempre stati una famiglia unita. Lei ci voleva molto bene, ci sgridava addirittura se alzavamo un po’ la voce tra noi. Eravamo in tre, ma eravamo una famiglia grande. Ci mancherà tantissimo". Una flebile consolazione, in questo dolore immenso, è che Valentina "se ne è andata facendo quello che amava: stare a contatto con la natura... Amava la montagna, amava gli animali, era uno spirito libero".

Impossibile trattenere le lacrime, di fronte a uno strazio tanto grande e composto: "Ringrazio tutti per la gentilezza e la delicatezza con cui avete affrontato il caso – le parole commosse del papà Antonio –. Ci ha fatto piacere leggere queste cose su nostra figlia". Parole e abbracci che "ci danno coraggio. Ringraziamo l’Ant, con la sua presidente Pannuti, per l’affetto. Ci sono stati tutti vicini. Anche l’Aism. Tutto questo affetto ci fa tanto bene per andare avanti".