Fioravanti prosciolto: "Nessuna calunnia contro Ganzer"

Strage del Due Agosto, l’ex comandante del Ros era stato accusato dall’ex Nar di aver dato disposizioni "per lasciarlo morire sulla barella" dopo un conflitto a fuoco

Fioravanti prosciolto: "Nessuna calunnia contro Ganzer"

L’ex militante dei Nar Valerio Fioravanti prosciolto dall’accusa di calunnia aggravata

L’ex militante dei Nar Valerio Fioravanti prosciolto dall’accusa di calunnia aggravata nei confronti del generale dei carabinieri, ed ex comandante del Ros, Giampaolo Ganzer. Lo ha deciso la gup Maria Cristina Sarli, nell’udienza preliminare in cui ha rinviato a giudizio Giovanna Cogolli e Elena Venditti per falsa testimonianza. Il processo inizierà il 30 aprile. Al centro del procedimento ci sono le dichiarazioni di Fioravanti, Cogolli e Venditti nel processo di primo grado sulla strage del 2 agosto 1980 all’ex Nar Gilberto Cavallini, che nel frattempo è stato condannato all’ergastolo per concorso nella strage. Fioravanti, per il quale era stata stabilita l’imputazione coatta, così come per Cogolli e Venditti, in aula aveva accusato il generale Ganzer di aver "dato disposizioni di lasciarlo morire sulla barella", subito dopo il suo arresto nel 1981, al termine di un conflitto a fuoco nel quale furono uccisi due carabinieri e ‘Giusva’ rimase ferito. Parole che per il gup tuttavia, da quanto emerso, non costituiscono reato perché mancherebbe l’elemento soggettivo rappresentato dal dolo. In pratica, non c’è la prova che Fioravanti testimoniando in aula abbia voluto calunniare Ganzer. Venditti e Cogolli, invece, dovranno rispondere di falsa testimonianza aggravata: la prima per aver ribadito che Ciavardini telefonò a lei e all’amico Marco Pizzari, che dovevano raggiungerlo in Veneto, per spostare l’appuntamento il 2 agosto e non l’1, avendo appreso che ci sarebbe stato l’attentato. Cogolli, invece, è accusata di aver negato di essere stata avvertita di lasciare Bologna dal fondatore di Ordine nuovo Massimiliano Fachini. Il gup ha rigettato la richiesta delle difese di escludere le parti civili. Al processo a carico di Venditti e Cogolli parteciperanno quindi i familiari delle vittime, oltre a Comune, Regione, presidenza del Consiglio e ai ministeri dell’Interno e dei Trasporti, rappresentate dai legali Andrea Speranzoni, Lisa Baravelli, Alessandro Forti, Alessia Merluzzi e Andrea Cecchieri, che si sono detti soddisfatti per la decisione della gup.