Bologna, 18 dicembre 2024 – È finita agli arresti domiciliari una donna reggiana accusata di aver messo in atto quattro truffe e di averne tentate altre due fra le province di Bologna, Ferrara e Ravenna.
Le sue “vittime” preferite sarebbero state le anziane. Diversi i copioni messi in atto, come quello del finto dipendente Inps. Oppure si spacciava per infermiera. E, una volta conquistata la fiducia delle malcapitate, arraffava oro e gioielli per poi darsela e gambe.
Venerdì scorso, nell’ambito di un’attività coordinata dalla Procura della di Bologna, nella persona del sostituto procuratore Stefano Dambruoso, la Squadra Mobile ha eseguito la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti di una donna italiana, residente a Reggio Emilia, indiziata di avere consumato una serie di truffe ai danni di persone anziane.
L’attività d’indagine, fondata su un’acquisizione minuziosa dei sistemi di videosorveglianza posti nei luoghi dove spesso l’indagata avvicinava le vittime, in genere donne anziane, nonché su una ricostruzione minuziosa dei transiti stradali effettuati con l’auto in uso, ha consentito di poter attribuire sei truffe, di cui quattro consumate e due tentate fra le province di Bologna, Ferrara e Ravenna.
L’indagata, fingendosi dipendente Inps, carpiva la fiducia delle pensionate, entrando nelle loro abitazioni da cui riusciva con abilità a sottrarre vari oggetti preziosi; in altre occasioni si spacciava per infermiera e, anche con questo pretesto, una volta entrata nelle case, riusciva a prelevare merce di vario tipo. Continuano i controlli su tutto il territorio per limitare e contrastare le truffe, anche con incontri per sensibilizzare soprattutto gli anziani. La raccomandazione è quella di contattare subito le forze dell’ordine.