Bologna, 15 gennaio 2024 – Due manifestazioni venerdì pomeriggio dell’ultra sinistra, una passeggiata dei Patrioti sabato pomeriggio lungo i luoghi simboli devastati dalla guerriglia di sabato scorso. Saranno dunque 48 ore ad alta tensione per una Bologna ancora ferita e ammaccata, anche nel morale.
"Siamo confidenti che la professionalità di operatori e forze dell'ordine potrà garantire il diritto di manifestare e allo stesso tempo l'incolumità delle persone che attraversano la città, dei manifestanti stessi – auspica Matilde Madrid, assessora comunale per la sicurezza urbana – Dobbiamo avere ancora informazioni sulle modalità di queste manifestazioni: non abbiamo ancora un quadro informativo completo".
Tutti e tre gli appuntamenti saranno altamente presidiati dalle forza dell’ordine che, al momento, non hanno ricevuto nessuna comunicazione per cortei itineranti. Il che significa che saranno presidi fissi, oppure che i partecipanti sono così pochi che non devono presentare nessuna autorizzazione. Oppure – ma è l’ipotesi che al momento appare meno probabile e, naturalmente, meno auspicabile – il corteo potrebbe partire in modo non autorizzato.
Sabato alle 17
Il primo appuntamento è in via Urbana, proprio a fianco del monastero di Santa Caterina de’ Vigri dove è conservato il venerato corpo della ‘Santa nera’: nella caserma Cialdini ha sede il comando militare della Regione Emilia Romagna. Qui davanti è annunciato il presidio di Potere al Popolo “contro il supporto e le complicità militari dell'Occidente al genocidio e alla guerra di Israele” e “in occasione delle giornate di mobilitazione nazionale contro fabbriche di armi, basi e istituzioni militari”. La manifestazione è chiara: “Chiamiamo a partecipare alle mobilitazioni che i Giovani Palestinesi, insieme al resto del movimento in solidarietà alla Palestina e alla Rete Liberi di lottare”.
Sabato ore 19
Il secondo appuntamento di giornata è davanti alla Prefettura, in piazza Roosevelt. “Il nodo bolognese della rete nazionale No DDL Sicurezza - A Pieno Regime annuncia una grande mobilitazione contro le misure liberticide del governo e l’accelerazione nell’approvazione del nuovo Ddl Sicurezza. L’occasione è “accendere simbolicamente la resistenza contro il buio di un regime sempre più autoritario” e aderiscono realtà come Amnesty International, Libera, Extinction Rebellion, Arci, Ugs, Link, Municipi Sociali Làbas/Tpo, ADL Cobas, Mediterranea, Vag61 e Antigone. L’idea degli organizzatori è accendere una fiammella: una luce, un accendino o anche la torcia del cellulare.
Domenica pomeriggio
Sull’iniziativa della Rete dei Patrioti c’è molta apprensione. La sigla riunisce la galassia dell’estrema destra, dal Movimento nazionale ai fuoriusciti di Forza Nuova. E che accoglie all’occorrenza, anche sodali di CasaPound. Si sono già visti in città, all’inizio di novembre, quando si diedero appuntamento in piazza XX Settembre: allora erano circa trecento persone. Sabato 19 dovrebbero – secondo le prime informazioni raccolte dalle forze dell’ordine – essere un drappello molto più ristretto animato dall’intenzione di compiere una passeggiata lungo i luoghi colpiti dai danneggiamenti di sabato scorso.