Filiera saccarifera in emergenza. Ravaglia incontra il ministro Urso

Confcooperative ha spiegato la situazione di Coprob e dell’impatto del clima sullo zucchero italiano.

Filiera saccarifera in emergenza. Ravaglia incontra il ministro Urso

Il vicepresidente di Confcooperative Terre d’Emilia Daniele Ravaglia, a sinistra, con il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso

Il comparto saccarifero lancia un Sos al ministro Urso. La sola Coprob Italia Zuccheri, grande cooperativa del settore saccarifero, sta perdendo decine di migliaia di tonnellate della propria produzione, causa l’allagamento di oltre 600 ettari di campi coltivati. La situazione è stata rappresentata al ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nell’incontro riservato con Confcooperative, associazione che rappresenta le coop emiliane. "Abbiamo avuto la possibilità di spiegare direttamente al ministro Urso, la situazione di disagio e di sofferenza dell’intera agricoltura bolognese ed emiliana, specie in riferimento alla filiera dello zucchero italiano", spiega Daniele Ravaglia, vicepresidente di Confcooperative Terre d’Emilia e referente per il territorio bolognese.

"Ci siamo concentrati – riprende – sulla situazione di Coprob Italia Zuccheri. Abbiamo chiesto particolare attenzione: quello di Coprob Italia Zuccheri è l’ultimo zuccherificio italiano rimasto nel Paese e l’azienda racchiude tutta quanta la filiera italiana dello zucchero: dai soci agricoltori, quasi 4mila, che coltivano le barbabietole, fino alla trasformazione industriale, che conta quasi 500 dipendenti, tra tempi indeterminati e avventizi e alla rete commerciale". La Coprob di Minerbio è una realtà da oltre 350 milioni di fatturato, con oltre 30mila ettari coltivati e 1,4 milioni di tonnellate prodotte. "La cooperativa è tra i piccoli dello zucchero a livello mondiale, ma è senza dubbio tra le filiere agricole più evolute e sostenibili ed ha il suo centro qui a Bologna: occorre preservarne l’efficienza e le prospettive. C’è un piano di investimenti strategici, necessari per l’adattamento al cambiamento climatico, e l’efficientamento energetico che occorre riconfermare, serve il massimo del supporto per continuare ad avere un ruolo di leadership nazionale con particolare attenzione alla sostenibilità. Il ministro ci ha garantito sostegno e aiuto per valorizzare il patrimonio produttivo e di competenze di Coprob e la massima attenzione alla cooperazione agricola, che più di tutti sta soffrendo gli effetti del cambiamento climatico, dalle alluvioni alla siccità. Ora attendiamo di procedere con la struttura ministeriale". Non solo lo zucchero italiano di Coprob però tra i temi di conversazione con il ministro: "Abbiamo parlato del ruolo di vigilanza delle centrali cooperative, le associazioni che come Confcooperative si occupano di rappresentare e vigilare sul mondo delle imprese cooperative", afferma Ravaglia.