PAOLO ROSATO
Cronaca

Fico, tutto da rifare. Il Comune a Farinetti: "Confronto e dialogo sono necessari"

Madrid (delegata alle partecipate): "Lepore vedrà tutti i soci privati. Sicurezza, continuano gli interventi nelle cantine Acer in Bolognina".

Fico, tutto da rifare. Il Comune a Farinetti: "Confronto e dialogo sono necessari"

Bologna, 24 settembre 2023 – "Per il rilancio di Fico ci aspettiamo che siano imprescindibili confronto e condivisione. Il sindaco Lepore incontrerà tutti i soci privati, e anche Farinetti". Palazzo d’Accursio vuole che sul grande parco dell’agroalimentare, che l’anno prossimo cambierà anima e nome (arriverà ‘Gran Tour Italia’), ci sia un cambio di passo. "Necessario" soprattutto sul metodo di lavoro per lavorare insieme alla ripartenza, sottolinea Matilde Madrid, Capo di gabinetto che ha tra le deleghe anche quella alle partecipate del Comune. Il Caab, partecipato da Palazzo d’Accursio, è tra i soci di Fico. "Siamo molto interessati a non disperdere tutti gli sforzi di questi anni".

Madrid, quindi che cosa vi aspettate che accada?

"La città ci ha creduto, basta vedere tutti i finanziatori privati che lo hanno sostenuto, le imprese che ci hanno lavorato".

Quali sono gli errori da non ripetere?

"Sono state generate importanti aspettative, e sono in ballo tanti posti di lavoro, che vanno assolutamente protetti e tutelati. Se Oscar Farinetti in questo momento vuole fare un passo in avanti è sicuramente una buona notizia. Noi siamo pronti a sostenere questo rilancio".

Ma? Veronesi, numero uno della Mercanzia, ha fatto notare il ‘difetto di condivisione’.

"Ecco, dovrà essere sicuramente imprescindibile un metodo basato sul confronto e sulla condivisione. Anche noi dobbiamo ancora vedere il piano. A questo proposito il sindaco Matteo Lepore incontrerà, a partire dalla settimana entrante, tutte le parti coinvolte assieme al presidente Veronesi. Ci sarà un percorso di confronto con i soci privati: a Bologna le cose si devono condividere".

Lepore vedrà Farinetti?

"Vedrà anche Farinetti"

Insomma, sul rilancio volete essere più coinvolti.

"La condivisione deve essere un punto di partenza, per costruire insieme un progetto di rilancio rinnovato e migliorato, coerente con la città e con il destino del comparto".

Lei ha anche la delega alla sicurezza urbana, soddisfatti degli agenti in più confermati dal Viminale?

"Abbiamo accolto positivamente l’impegno del ministro a dotare Bologna di 150 agenti in più entro quest’anno. E’ un buon passo in avanti, continueremo a tenere alta l’attenzione del governo sulla città. Stiamo collaborando bene con con le Forze dell’ordine, occorre fare così per liberare le zone nei quartieri che sono controllati dalla criminalità: i cittadini hanno il diritto di sentirsi sicuri e di fare quello che devono senza paura".

State intervenendo anche altrove oltre alla Bolognina?

"Negli ultimi giorni siamo intervenuti in via Di Vincenzo, nell’ambito di controlli con Acer in cantine e garage, luoghi di consumo e spaccio indicati dai cittadini. Poi in via di Corticella e in zona Dozza ci siamo divisi i ruoli con le forze dell’ordine, grazie alla nostra unità cinofila abbiamo rivenuto 25 dosi di cocaina al giardino Nilde Iotti, e sono stati passati ai raggi X anche il giardino 3 ottobre in via Papini e il giardino di Legambiente in Corticella. Nell’ambito di queste operazioni sono state controllate 46 persone, di cui 13 con precedenti penali".

Anche per la Polizia Locale chiedete di più al governo?

"E’ una riforma senza risorse, che invece servono. Occorre più flessibilità normativa per le assunzioni e sì, servono più agenti. Come occorre più attenzione alle materie contrattuali, previdenziali e fiscali della Locale. Inoltre, i benefici per la riduzione dell’imposta del reddito per il personale, ora previsti solo per le forze dell’ordine, andrebbero estesi anche alla Polizia Locale".