Bologna, 6 novembre 2024 – Già da tempo cittadini e amministrazione di Loiano hanno lamentato e segnalato problemi con la posa della rete a fibra ottica. E l’amministrazione pensa già ad agire per vie legali.
Così il sindaco Roberto Serafini: "L’amministrazione comunale ha più volte sollecitato Open Fiber, società incaricata della realizzazione della rete a fibra ottica, rispetto al completamento dei lavori di posa della rete, dei ripristini stradali e dell’attivazione del servizio che, allo stato attuale, sono tutt’altro che completati. Come giustificazione per il ritardo nella realizzazione della rete, Open Fiber ha addotto la necessità di riassegnare il subappalto ad una nuova ditta in quanto non più disponibile quella che aveva assunto l’appalto all’avvio dei lavori. Detta situazione, come effetto più tangibile, ha comportato la mancata ultimazione dei lavori di ripristino stradale. Inoltre ulteriori ritardi sono stati causati dal perfezionamento degli accordi con Enel rispetto ai tratti di linea dove Open Fiber si appoggerebbe alle linee elettriche esistenti".
Il sindaco prosegue: "Allo stato attuale non siamo a conoscenza di quali potrebbero essere i tempi per la messa in esercizio di questo servizio e tantomeno rispetto ai ripristini stradali. Resta l’impegno dell’amministrazione nel sollecitare sistematicamente Open Fiber perchè assolva ai suoi impegni contrattuali.
Purtroppo, nonostante i ripetuti solleciti, Open Fiber non è stata in grado di fornirci neanche un cronoprogramma degli interventi.
In considerazione dei gravi e ormai cronici disagi causati dal disservizio, qualora lo stato attuale dovesse permanere e non vi fossero rapidi segnali di un riavvio dei lavori, l’amministrazione dovrà valutare se e come procedere per vie legali nei confronti di queste inaccettabili inadempienze".
Adirati i cittadini a seguito delle novità comunicate dal sindaco: "Ci stupiamo che il Comune stia pensando ora di adire per vie legali e che non lo abbia ancora fatto. La prima ditta a cui era stato dato appalto non solo non ha finito il lavoro, ma ci ha lasciato l’asfalto delle strade su cui erano intervenuti distrutto e sradicato. Uno scempio".
Zoe Pederzini