Festival internazionale Biografilm. Al Salvemini il premio speciale

La pellicola dal titolo ‘Lui, semplicemente Io’ interpretata dagli studenti dell’istituto superiore.

Festival internazionale Biografilm. Al Salvemini il premio speciale

Festival internazionale Biografilm. Al Salvemini il premio speciale

Premio speciale anche nella produzione cinematografica per l’istituto Salvemini di Casalecchio che in chiusura della ventesima edizione di Biografilm si è aggiudicato il "Bring the Change Award" con il film ‘Lui, semplicemente Io’, interpretato dagli studenti dell’istituto superiore e diretto da Matteo Parisini, regista di professione, a sua volta ex studente della stessa scuola. Nato nel 2005, il festival ha celebrato i suoi primi vent’anni di vita nella Cineteca di Bologna, presso la Manifattura delle Arti.

Per la scuola di Casalecchio il punto di partenza è stato il bando nazionale intitolato ‘Cinema e immagini per la scuola’ sostenuto del ministero dell’Istruzione e del merito con l’obiettivo di fare con i ragazzi e le ragazze un lavoro didattico di esplorazione di sé. Quello che ne è scaturito è un progetto collettivo che è diventato qualcosa di diverso da come se l’erano immaginati la vicepreside Maria Ghiddi e lo stesso regista. Opera inserita nella rassegna internazionale di Biografilm 2024, porta in scena una storia realmente accaduta. In una classe, uno scherzo stupido ha conseguenze più serie del previsto. La professoressa di italiano non è interessata a trovare il responsabile per punirlo, ma ribalta la prospettiva. Assegna un tema dal titolo: Qual è la parte più bella di voi? Inizia così un viaggio tra incomprensioni, apparenze, sensibilità e bellezza.

"Il gioco di interpretare il compagno permette di mettersi nei panni dell’altro e fare i conti con le emozioni", commentano le insegnanti. Mentre il regista Matteo Parisini in sede di presentazione ha sottolineato come ciò che unisce i ragazzi è la difficoltà che hanno con il mondo degli adulti e la relazione che hanno con loro e che difficilmente si sentono davvero ascoltati. Per poi aggiungere che, sebbene questo progetto sia arrivato alla fine, sarebbe importante continuare a lavorare su questo tema ed ottenere così la fiducia degli studenti, che al di là dell’esperienza che li ha visti nelle vesti di attori hanno sperimentato che la valorizzazione delle proprie caratteristiche positive si rivela un espediente educativo molto più efficace di ogni provvedimento punitivo o repressivo.

Gabriele Mignardi