Bologna, 13 novembre 2023 – Chiusa, da parte della Procura di Bologna, l'inchiesta sui festini a base di droga tra giovani e giovanissimi, avvenuti in ipotesi di accusa (pm Tommaso Pierini) tra la fine del 2019 e il 2021, anche durante il lockdown per il Covid. A rispondere di cessione di sostanze stupefacenti un 22enne, un 24enne e un 48enne. Tra l’altro c’è l’aggravante di aver ceduti anche a minorenni cocaina, hascisc, marijuana e xanax.
Il 48enne, difeso dall'avvocato Donata Malmusi, è un conducente di auto blu che portava a scuola una delle ragazzine e che avrebbe accompagnato ragazzi alle feste, in case sui colli o in locali, secondo l'accusa cedendo cocaina. Non è più contestata un'ipotesi di violenza sessuale su minore. Alla fine del 2021, quando l'indagine dei carabinieri era emersa, c'erano state perquisizioni e i cellulari degli indagati furono sequestrati.
Sono una quindicina i ragazzi e le ragazze considerate persone offese nell'inchiesta, cioè quelli a cui sarebbero state cedute le droghe, un'attività di spaccio che in certe occasioni, secondo gli investigatori, era quasi quotidiana. Gli indagati ora potranno farsi interrogare o presentare memorie, dopo di che la Procura deciderà se chiedere il rinvio a giudizio. "Per il mio assistito è caduta l'ipotesi iniziale di violenza sessuale su minore e sono contenta che si sia fatta chiarezza su un'imputazione inaccettabile. Per il resto sono fiduciosa”, dice l'avvocato Malmusi.