ROSALBA CARBUTTI
Cronaca

Festa dell’Unità a Bologna, pazza idea: torna in auge il Parco Nord

L’anno scorso era stato annunciato l’addio con un simbolico ultimo valzer. L’ipotesi cresce per i ritardi del Passante e gli alti costi delle Caserme Rosse

La festa dell’Unità è stata fatta al Parco Nord per 50 anni

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Bologna, 28 giugno 2024 – L’ultimo valzer al Parco Nord potrebbe essere, in verità, il penultimo. Un colpo di scena per la Festa dell’Unità di Bologna che quest’anno avrebbe dovuto traslocare in un’altra location, a seguito dei lavori del Passante autostradale.

Dal partito le bocche restano cucite, anche perché il giorno della verità è già stato fissato per domani nella sede dem di via Andreini, con la segretaria provinciale Federica Mazzoni, lo storico responsabile della kermesse Lele Roveri, il tesoriere Valerio Gualandi e il testimonial d’eccezione della Festa l’ex segretario Pier Luigi Bersani.

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Chi conosce bene i trascorsi delle Feste, però, ammette che "un colpo di scena, in effetti, potrebbe arrivare... un colpo di scena che farebbe bene al partito".

Il riferimento è ai costi della Festa dell’Unità, spada di Damocle del Pd tutti gli anni, costretto a fare i conti con casse, diciamo così, non certo floride. A favore della pazza idea di tornare indietro rispetto alla decisione annunciata urbi et orbi nell’agosto scorso, sarebbero proprio "i costi esorbitanti" che la location alternativa in pole position richiederebbe. Si tratta del parco delle Caserme Rosse di via Corticella, quasi da subito in cima alla classifica nel toto-Festa del 2024, ma che – forse – potrebbe non essere la sede prescelta.

Una bocciatura – ancora non confermata – sarebbe stata ventilata nell’ultimo comitato di tesoreria Pd dove, appunto, si sarebbe riferito, dopo alcuni sopralluoghi, "di costi troppo alti" per le Caserme Rosse, costi che potrebbero mettere a rischio l’utile della kermesse. Un rischio che la Federazione, chiaramente, non vorrebbe prendersi, ricordando il flop della Festa 2018 in Fiera.

Per questo, sarebbe tornato in auge il Parco Nord. Del resto, il Passante, si sa, langue. E, quindi, il famoso bosco urbano a ridosso di tangenziale a autostrada di 17 ettari che avrebbe dovuto sfrattare i dem dal luogo simbolo della sinistra, è ancora fermo sulla carta. In soldoni, almeno per il 2024, ballare un altro valzer sarebbe possibile.

Nell’attesa di capire se si tornerà all’antico, è chiaro che la ricerca di un’alternativa, comunque, prima o poi, andrà fatta. In questi mesi sono varie le ipotesi considerate: da piazza Lucio Dalla, in Bolognina, al Dumbo in via Casarini. Dal parco Cevenini di via Biancolelli a quello del Lungoreno in viale Togliatti.