ROSALBA CARBUTTI
Cronaca

Bologna, Festa dell’Unità al via con vista Regionali. Lepore frena Clancy: "Spero resti la mia vice"

Il sindaco e il dem Tosiani: "Pronti anche se si vota a ottobre". Ma Priolo chiude: "Senza election day, non cambiamo la data". La segretaria Mazzoni: "La battaglia parte dal nostro 41 per cento"

Bologma, 30 agosto 2024 – Festa dell’Unità con vista Regionali per l’ultima volta al Parco Nord, tra volontari e politici che compulsano i cellulari per il sorteggio Champions per il Bologna. Ambiente più ristretto, ma 3mila volontari in prima linea come ogni anno, ricorda l’organizzatore Lele Roveri, visibilmente emozionato per il valzer finale nella casa storica del partito.

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Presente lo stato maggiore del Pd, dal segretario regionale Luigi Tosiani alla segretaria provinciale Federica Mazzoni, dalla presidente della Regione facente funzioni Irene Priolo al sindaco Matteo Lepore. A tenere banco sono le elezioni, la campagna elettorale del candidato di centrosinistra Michele de Pascale, la mobilitazione del Pd per "dire che tipo di regione vogliamo", ricorda Mazzoni. Da definire, ancora, la data del voto. O il 27-28 ottobre o il 17-18 novembre. De Pascale ha detto di essere pronto, d’accordo il sindaco e Tosiani, anche di fronte a un anticipo delle urne. Più scettica, invece, Priolo (papabile capolista della lista dem) convinta "che se non ci sarà un vero e proprio election day con Liguria e Umbria, allora non ha senso cambiare la nostra data".

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Lo sguardo va anche alle prossime candidature per Viale Aldo Moro e, rispetto alle voci che danno Emily Clancy possibile nome – in caso di vittoria di de Pascale – per fare la vicepresidente della Regione, Lepore frena: "Visto il buon lavoro che sta facendo da vicesindaca, soprattutto sull’abitare che è una priorità per questa amministrazione, spero che resti con noi".

In platea, piena ma non sold out , anche il futuro listino Pd alle prossime elezioni: dall’assessore uscente Raffaele Donini a Isabella Conti, Francesco Critelli e Simona Lembi. Lo sguardo verso le prossime urne va, poi, al futuro campo largo, sebbene resti ancora un punto interrogativo la serata dedicata al dibattito degli alleati.

"Abbiamo fatto gli inviti, e come a una festa del compleanno tocca agli altri rispondere", dice con ironia Mazzoni che lancia la battaglia per le Regionali "forti del 41 per cento preso a Bologna alle scorse Europee". Parla di alleanze Tosiani, ricordando che "non si sanciscono con un tweet dei leader regionali, ma con un patto per l’Emilia-Romagna che firmeremo a breve", ricordando anche l’importanza del "civismo" nel centrosinistra. Civismo significa "libertà", dice, mentre Elena Ugolini, candidata civica sostenuta dal centrodestra, "non ha la libertà di dire quello che pensa".

Tema chiave, ricordato dal palco da tutti i presenti, in primis da Marina Sereni, responsabile sanità della segreteria nazionale Pd: "Una priorità per noi. Mentre non lo è della destra".

Dal palco, Lepore cita Berlinguer, il Pci, la mostra sullo storico segretario comunista al museo civico Archeologico che ha avuto un grande successo: "Quelle feste dell’Unità, quando c’era Berlinguer, erano la rappresentazione di chi voleva cambiare il mondo. Insomma, le persone non erano solo consumatori della festa, non andavano solo lì per mangiare. Era un popolo che si sentiva parte di un progetto. Dobbiamo partire da qui". Chiude con un po’ di commozione Mazzoni che ricorda Sofia Stefani, la vigilessa vittima di femminicidio, alla quale è dedicata una delle tre sale dibattito, poi manda un saluto – tra gli applausi – ai genitori delle giovane, presenti in platea.