REDAZIONE BOLOGNA

Ferrerio, lo ’sconto’ all’aggressore Ammesso al rito abbreviato "Ma Davide non si sveglierà mai"

Passalacqua ha ottenuto il processo alternativo che decurta la pena di un terzo: rischia poco più di 10 anni. La famiglia del ventunenne in coma irreversibile: "Avevamo chiesto che fosse nuovamente visitato".

Ferrerio, lo ’sconto’ all’aggressore Ammesso al rito abbreviato "Ma Davide non si sveglierà mai"

Nicolò Passalacqua affronterà il processo per il tentato omicidio di Davide Ferrerio con rito abbreviato, che prevede lo sconto di un terzo della pena. Il ventiduenne originario di Colleferro ieri in aula a Crotone, con l’avvocato Salvatore Iannone ha chiesto e ottenuto di essere giudicato con il rito premiale: rischia al massimo una condanna a poco più di 10 anni. Il rito però potrebbe essere revocato se Davide, bolognese di 21 anni e da otto mesi in coma irreversibile, dovesse spegnersi. L’avvocato Iannone ha pure presentato una perizia secondo cui una patologia ossea di Ferrerio avrebbe aggravato le conseguenze del colpo ricevuto, ma non è stata accolta. La prossima udienza sarà giovedì: in quell’occasione potrà parlare l’imputato, poi toccherà ad alcune parti civili (oltre ai genitori e al fratello di Davide si sono costituiti anche il Comune di Bologna, la Provincia e il Comune di Crotone) e al pm Pasquale Festa.

Gli altri due imputati ieri a processo, cioè la quarantaduenne madre dell’allora diciassettenne ‘contesa’ tra Passalacqua e Alessandro Curto (il "quinto uomo" del pestaggio, presunto depistatore della spedizione punitiva, che a sua volta risponderà in tribunale di concorso anomalo in tentato omicidio il prossimo 17 aprile), e il compagno di lei, Andrej Gaju, 34 anni, non hanno invece optato per riti alternativi: il pm ha dunque chiesto per loro il rinvio a giudizio per concorso anomalo in tentato omicidio. La decisione del gup, oltre alla sentenza su Passalacqua, è attesa per il 21 aprile; in quell’udienza interverrà anche l’avvocato Gabriele Bordoni, parte civile per la madre di Davide, Giuseppina Orlando. Ieri, lei non era a Crotone; c’erano invece il padre e il fratello di Davide (con l’avvocato Fabrizio Gallo), che hanno gridato "assassino" a Passalacqua al suo ingresso in aula. E domani tocca alla giovane ‘contesa’, ora maggiorenne, a sua volta accusata di concorso anomalo: anche per lei abbreviato, al tribunale per i minorenni.

Davide fu aggredito per un tragico scambio di persona l’11 agosto a Crotone: Passalacqua lo colpì alla testa lasciandolo in coma irreversibile. La "spedizione", per l’accusa, era stata ideata dalla quarantaduenne per punire il ragazzo che corteggiava la figlia da un account social falso: Curto. Il quale però, capendo le intenzioni del gruppo, quella sera fuggì e inviò un messaggio per depistarli, "ho una camicia bianca". Non era vero. A indossarla era invece Davide, lì per caso.

"Critichiamo l’ammissione del rito senza l’accertamento delle condizioni di Davide da noi richiesto" così l’avvocato Bordoni. La vita del giovane, ricoverato in una clinica, è appesa a un filo. I legali avevano chiesto pure di riunire il procedimento con quello a Curto, invano.

Federica Orlandi