di Nicola Bianchi
Sospira Giusi Fortunato: "Lui va fermato, nessun altra madre deve provare il dolore che sto provando io. Perché quello che è successo è indescrivibile". Lui ha 16 anni ed è il killer senza "scrupoli nè freni inibitori" che domenica mattina ha attirato in trappola Chiara Gualzetti, 15 anni, per poi poi accoltellarla a pochi metri da casa e abbandonare il suo corpo, tentando poi di sviare le indagini. Mamma Giusi si affaccia alla porta del civico 14 di via dell’Abbazia a Monteveglio. Gli occhi spenti, "non ho più lacrime", il cuore in mille pezzi. Osserva l’albero di fronte, lì si sono abbracciati Chiara e il suo aguzzino. Lì ha visto sua figlia l’ultima volta.
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Giusi, domenica mattina lui è venuto a prendere Chiara. Vi siete parlati?
"Io sono uscita dalla porta, dovevo dire a Chiara una cosa e l’ho visto dall’altra parte della strada. Mi ha salutato. Chiara è corsa da me, mi ha detto mamma torno tra 10 minuti, mi deve dare una sorpresa. Poi non l’ho mai più vista viva".
Quel ragazzo frequentava casa vostra?
"Ha fatto una stage da Enzo, mio marito, un mese come elettricista. Sarà venuto qualche volta, non ricordo esattamente. A pranzo? Tutti gli stagisti di mio marito almeno una volta sono venuti a pranzo".
In che rapporti era Chiara con quel ragazzo?
"Lei gli voleva bene, ma non si esponeva molto con me. Aveva i suoi segreti come tutti i ragazzi della sua età. Chiara era buona con tutti, amava le cose che faceva, non avrebbe mai fatto del male a nessuno".
Invece è stata "ingannata", come scrive il gip nella convalida del fermo per omicidio premeditato.
"Esattamente, attirata in trappola. Poi uccisa senza pietà. Vorrei sapere il perché di tanta cattiveria".
Sua figlia le ha mai manifestato perplessità o, peggio, paure su quel ragazzo?
"Mai. Secondo lei se solo avessi saputo ciò, l’avrei fatta uscire con lui?".
Qualcuno ha parlato anche di una presunta precedente aggressione subita da sua figlia. Corrisponde a verità o si tratta di fake news?
"Mai sentito cose del genere. Sono balle. Io sono una mamma iper ansiosa, se solo avessi avuto il minimo sospetto su quel ragazzo, avrei fatto di tutto per evitare che la mia Chiara lo vedesse. Le ripeto, mai nessun segnale di disagio nei suoi confronti. Chiara di lui si fidava, quella fiducia è stata ripagata con la morte. Le ultime parole sono state ’mamma, mi deve fare una sorpresa, ci vediamo tra 10 minuti’. Poi il buio totale".
Il suo avvocato o gli inquirenti le hanno parlato delle modalità con cui è stata assassinata?
"No, lo leggiamo sui giornali e lo vediamo in televisione. Mai avrei pensato che la mente umana fosse capace di tale cattiveria".
Dalla famiglia dell’omicida ha ricevuto qualche telefonata dopo l’accaduto?
"Nessuno mi ha chiamato e non so se qualcuno lo farà. In quell’attimo sono state distrutte due famiglie".
Nelle confessioni, il giovane fermato racconta di averlo fatto perché guidato dal diavolo. E che solo uccidendo avrebbe trovato la pace. Cosa ne pensa?
"Penso che questa si chiami strategia, punto. Non credo in quello che dice. Ora mi affido alla giustizia, io ho fede nella giustizia, io voglio giustizia per mia figlia".
Gli atti parlano di premeditazione, di un assassino spietato, senza scrupoli, ma soprattutto "al momento capace di intendere e di volere" rispetto "a un reato il cui concetto illecito è di immediata percezione". Come madre sarà mai in grado di perdonare l’orrore che ha commesso?
"Non lo so, ora ho troppo dolore, non ho la forza di pensare a cosa succederà domani. Perché la mia vita e quella della mia famiglia alle 10 di domenica è stata distrutta, disintegrata. Adesso non so se sarà mai possibile perdonarlo".
Il fermo è stato convalidato, per il gip il sedicenne deve restare in carcere perché può reiterare il reato o farsi del male. Concorda, nonostante la giovane età?
"Posso solo dire che lui va fermato in ogni modo e se quel modo è il carcere ben venga. Nessun’altra madre deve piangere una figlia uccisa in quel modo assurdo e insensato. Nessuna mai".