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Fase 2 Coronavirus, a Bologna riaprono i parchi. Senza filtri

Il sindaco Merola si affida alla responsabilità dei cittadini. “Ma sono pronto a richiuderli”

Fase 2 Coronavirus, a Bologna riaprono i parchi (FotoSchicchi)

Bologna, 28 aprile 2020 – La fase 2 del Coronavirus segna una svolta, che riguarda i parchi di Bologna. Dal 4 maggio, infatti, saranno tutti aperti e senza filtri per contingentare gli ingressi. Il sindaco Virginio Merola si affida dunque alla responsabilità dei cittadini, ma se non funzionerà, dice, “sono pronto a richiuderli”.

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Un approccio diverso da quello delineato nei giorni scorsi dall'amministrazione, che prevedeva maggiori limitazioni. Sul tema, venerdì, era intervenuto l'assessore alla Protezione civile, Alberto Aitini, che intanto aveva ipotizzato una riapertura graduale a partire dalle aree recintate. Inoltre, Aitini aveva messo in conto la necessità di contingentare gli accessi, sanificare spesso i giochi e coinvolgere anche dei volontari per gestire il via vai delle persone.

La riapertura annunciata oggi da Merola, invece, è più ampia. Negli ultimi giorni le valutazioni a Palazzo D'Accursio sono cambiate, soprattutto perché intanto è arrivato il nuovo Dpcm ed è un testo che ai sindaci lascia margini piuttosto ampi rispetto alla gestione delle aree verdi. L'orientamento assunto dalla Giunta, quindi, è stato quello di puntare il più possibile sul coinvolgimento dei cittadini e la loro "responsabilità personale", come ha detto Merola.

Dunque i parchi riapriranno tutti, anche quelli non recintati, senza un sistema di contingentamento e senza l'impiego di volontari per regolare il traffico. Per quanto riguarda i giochi, resteranno inaccessibili ma questo lo prevede il decreto. Si aggiunge l'invito di Merola ad andare nelle aree verdi vicine a casa: sia per limitare gli spostamenti in città, sia per evitare che molte persone vadano negli stessi parchi (valga per tutti l'esempio classico dei giardini Margherita). Fermo restando che restano valide le regole sul distanziamento e che il sindaco è stato chiaro: se così non funzionerà, i parchi "sono pronto a richiuderli".