REDAZIONE BOLOGNA

"Faccio sparire te e la bimba" E poi picchia la moglie

La donna dopo anni di minacce e violenze ha denunciato il compagno. Adesso il 33enne è indagato e non si può avvicinare alla famiglia.

"Faccio sparire te e la bimba" E poi picchia la moglie

"Faccio sparire te e la bambina. Ho amici zingari". Le minacce, che l’uomo rivolgeva di continuo alla compagna, erano di questo tenore. Prepotenze e violenze iniziate quando lei era rimasta incinta. E aumentate, fino a sfociare in maltrattamenti nei confronti della compagna, una trentenne residente a Castiglione dei Pepoli. Condotte che, alla fine, hanno spinto la donna a rompere ogni paura e denunciare ai carabinieri della compagnia di Vergato l’uomo, un operaio trentatreenne domiciliato a Bologna, adesso indagato per maltrattamenti e soggetto, su diposizionbe del tribunale, a un divieto di avvicinamento alla compagna. L’ultimo episodio di violenza, che ha portato la Procura a richiedere la misura cautelare, è avvenuto lo scorso 16 luglio. Quando lui, presentatosi a casa ubriaco, ha preso a schiaffi e minacciato di morte la compagna durante una discussione nata per gelosia.

A chiamare i carabinieri, però, non era stata la vittima: la telefonata alla centrale operativa dell’Arma era arrivata da un cittadino, che segnalava una lite tra un uomo e una donna all’interno dell’appartamento a Castiglione. All’arrivo dei militari, la trentenne ha raccontato di essere stata aggredita dal compagno. Le indagini dei carabinieri della stazione di Castiglione hanno permesso di accertare che quell’episodio era soltanto l’epilogo di una serie di maltrattamenti che la donna ha iniziato a subire da circa un anno, subito dopo il matrimonio e in particolare con l’arrivo di una gravidanza, poco gradita al compagno che aveva aumentato le sue minacce. Tanto da alludere, in alcune circostanze, che avrebbe fatto sparire la donna e la figlia grazie alla conoscenza di alcuni ‘zingari’. Rintracciato in città, dai carabinieri della stazione Bologna all’interno di una struttura, il trentatrenne è stato sottoposto alla misura cautelare emessa dal giudice.

n. t.