CHIARA CARAVELLI
Cronaca

Fabio Tosi morto nell’esplosione alla Toyota di Bologna: camera ardente con foto, fresbee e Lego

Lo strazio dei genitori e della fidanzata Benedetta: “Era un ragazzo d’oro, per noi era tutto. Gentile e generoso”. Mamma e papà: “Ringraziamo per quell’ultimo pranzo insieme, il giorno della tragedia”. Domani i funerali dell’operaio 34enne ucciso sul lavoro a Borgo Panigale

Bologna, 28 ottobre 2024 - “Per me Fabio era tutto. Un ragazzo gentile e generoso, disponibile con gli altri. Era l’amico perfetto di tutti e il fidanzato perfetto per me. Mi ha sempre rispettata tantissimo, non facendomi mai mancare niente. Per me lui era la più alta forma di libertà possibile”.

Benedetta Pirini non trattiene l’emozione nel ricordare il suo compagno Fabio Tosi, scomparso mercoledì scorso a seguito dell’esplosione al capannone della Toyota Material Handling di Borgo Panigale. Oggi pomeriggio è stata allestita la camera ardente a Castenaso, mentre i funerali sono previsti per domani.

La camera ardente di Fabio Tosi l'operaio di 34 anni morto mercoledì nell'esplosione alla Toyota di Bargellino. Domani i funerali. Lo strazio della fidanzata e dei genitori: "Era un ragazzo dal cuore d'oro"
La camera ardente di Fabio Tosi l'operaio di 34 anni morto mercoledì nell'esplosione alla Toyota di Bargellino. Domani i funerali. Lo strazio della fidanzata e dei genitori: "Era un ragazzo dal cuore d'oro"

All’ingresso della stanza c’è una foto dell’operaio trentaquattrenne sorridente, poi un pezzo di Lego che lui amava e la cravatta di Grifondoro a ricordare la sua grande passione per Harry Potter. Dentro alla bara, invece, un frisbee come testimonianza di quello sport che ha praticato ad alti livelli per tanti anni e che gli ha permesso di girare il mondo.

Sullo sfondo, un grande monitor dove scorrono foto e momenti della vita di Fabio. Insieme alla fidanzata Benedetta, agli amici e alla sua famiglia. Spaccati di qualcosa che adesso non c’è più, spazzato via dall’esplosione.

"Io e lui ci proteggevamo a vicenda – continua Benedetta – spero solo che non abbia sofferto. Pensare che possa aver avuto paura mi distrugge ancora di più. Abbiamo ricevuto tantissimo affetto in questi giorni, a testimonianza della persona che era Fabio e del bene che sapeva farsi volere da tutti. Per chi vuole, sarà anche possibile fare una donazione alla ‘Casa delle donne’, è stata una mia decisione visto che io e lui parlavamo tanto di femminismo e Fabio era molto sensibile al tema della violenza di genere".

Vicino alla bara ci sono anche il papà e la mamma di Fabio: "Ci hanno tolto tutto – dice mamma Daniela – Fabio era la nostra vita. Un ragazzo buono e gentile, tenero e sempre pronto ad aiutare gli altri. Non si tirava mai indietro, che fosse a lavoro o nella vita di tutti i giorni. Era un ragazzo d’oro. Noi lo abbiamo visto l’ultima volta il giorno della tragedia perché era venuto da noi a pranzo, verso le 12. Lo abbiamo salutato dicendogli ‘ciao, ci vediamo domani’, oggi ringrazio che quel giorno sia venuto perché ho avuto modo di vedere per l’ultima volta mio figlio. È un dolore che non so se riusciremo a superare, suo padre e io dobbiamo farci forza, ma è dura”.