FEDERICA ORLANDI
Cronaca

Extinction Rebellion a Bologna, protesta al Tar di via d’Azeglio contro i fogli di via ai ‘colleghi’ attivisti

E’ stata rinviata al 9 aprile l'udienza al Tribunale amministrativo sui ricorsi degli 11 giovani colpiti dal provvedimento dopo la protesta dello scorso 9 luglio a Palazzo D'Accursio contro il G7 dedicato a scienza e tecnologia

La protesta degli attivisti in via D'Azeglio: cartelloni contro i fogli di via arrivati ai 'colleghi' per la manifestazione contro il G7

La protesta degli attivisti in via D'Azeglio: cartelloni contro i fogli di via arrivati ai 'colleghi' per la manifestazione contro il G7

Bologna, 20 novembre 2024 - È stata rinviata al 9 aprile l'udienza al Tar sui ricorsi di 11 attivisti di Extinction Rebellion che hanno ricevuto il foglio di via dopo la protesta dello scorso 9 luglio a Palazzo D'Accursio contro il G7 dedicato a scienza e tecnologia. Ma questa mattina uno sparuto gruppetto di attivisti (una decina in tutto) si è posizionata davanti al tribunale penale con dei cartelloni per protestare contro le misure ai ‘colleghi’.

Peccato che non fosse il tribunale giusto: la sede del Tar è qualche civico più in là, sempre in via d’Azeglio. Il presidio, già annunciato, è stato circondato da una camionetta della polizia, mezzo di carabinieri e vigili; ma alla fine, appunto, all’appuntamento si sono presentati solo nove manifestanti, poi raggiunti da una manciata di altri sodali, con cartelloni di cartone che recitavano gli slogan “Chi è davvero pericoloso?”, “Lottare per un mondo giusto non è reato” e “Fogli di via=Repressione del dissenso”.

Questa mattina in aula si sarebbe dovuta discutere un'istanza cautelare presentata dagli avvocati degli 11 attivisti per chiedere la sospensione dei provvedimenti, ma al termine dell'udienza i legali Ettore Grenci e Gianluca Vitale hanno spiegato che è stato deciso di rinviare tutto al 9 aprile, quando sarà discusso il merito del ricorso. Quel 9 luglio passato, si ricorda, due persone si erano calate dal tetto del Comune e avevano esposto uno striscione con scritto “G7: la vostra tecnologia, il nostro collasso”, mentre altro attivisti si erano seduti e incatenati tra di loro davanti all'ingresso di Palazzo D'Accursio.