LUDOVICO BAVIERA
Cronaca

Ex stazione veneta riqualificata a Bologna: inaugurato il nuovo plesso dell’Alma Mater

Il sindaco Matteo Lepore e il rettore Giovanni Molari alla presentazione delle nuove aule che ospiteranno i ricercatori del Dipartimento di Informatica - Scienza e Ingegneria. Si conclude l’opera di adeguamento funzionale degli ambienti di via Zanolini

Il sindaco Matteo Lepore e il rettore Giovanni Molari all'inaugurazione dell'Ex Stazione Veneta

Il sindaco Matteo Lepore e il rettore Giovanni Molari all'inaugurazione dell'Ex Stazione Veneta

Bologna, 4 giugno 2024 – Un nuovo plesso accademico dedicato alla ricerca scientifica inaugurato questa mattina all’ex stazione veneta in via Zanolini.

A partire dal 2021, l'amministrazione comunale ha investito quasi due milioni di euro per la riqualificazione di quest’area, attualmente sottoposta a tutela dal Ministero dei Beni Culturali e ceduta in concessione ventennale all'Università di Bologna.

L'intervento ha interessato una superficie di 800 metri quadrati che, a partire da questa mattina, ospiterà i ricercatori del Dipartimento di Informatica, Scienza e Ingegneria.

L'esito del recupero dell'area si è concretizzato nell'inaugurazione di un nuovo plesso accademico dedicato alla ricerca scientifica, contestualmente ai finanziamenti europei previsti dal progetto PNRR. Oltre alle aule studio, la struttura ospita la sede del personale amministrativo e adempie alla momentanea accoglienza del Dipartimento di Ingegneria Informatica, in attesa del definitivo trasferimento nella sede della facoltà. Questa iniziativa pone fine all'adeguamento funzionale di quella che fu la "Stazione di Bologna San Vitale e pertinenze", iniziato nel 2014 con l'istituzione della mensa universitaria "La Veneta", in gestione ad ERGO.

Come saranno le aule

L'impianto comprende un'aula da 50 posti, costruita sulla pianta dell'atrio centrale, e un'ampia sala open space per i dottorandi al primo piano. I lavori hanno interessato anche il rifacimento degli impianti energetici al fine di ridurne l'impatto ambientale.

Nel corso della cerimonia, il rettore Giovanni Molari si è detto soddisfatto delle funzionalità del nuovo polo: "Abbiamo ristrutturato questo luogo nel quadro del piano edilizio che stiamo portando avanti". Il rilancio della struttura risponde all'urgente richiesta di spazi che l'immatricolazione di "tanti giovani ricercatori e dottorandi" implica.

Il rettore prosegue nel suo intervento fotografando la realtà di un ateneo in espansione, infatti i nuovi ambienti "sono stati pensati proprio per essere utilizzati dai nuovi ingressi. Le attività del Pnrr e dei progetti che abbiamo in corso richiedevano uno spazio vicino al dipartimento. E' un utilizzo che era particolarmente urgente visto il reclutamento che è stato fatto sui progetti Pnrr".

Lepore: “Realizzazione che cambierà la vita del quartiere”

Non è mancato anche un commento del sindaco Matteo Lepore, presente al taglio del nastro: "Sono molto contento per la chiusura di questo investimento, questa è una realizzazione che cambierà la vita del quartiere. L'ex stazione era diventata un luogo di degrado".

Per il primo cittadino la chiusura del progetto "dimostra che tante aree abbandonate in città possono riprendere vita. Abbiamo tanto bisogno di spazi e abbiamo tante realtà che meritano di ripopolare le aree dismesse". Il quartiere San Vitale beneficerà anche del prossimo interramento della linea Bologna-Portomaggiore.

L'antico edificio, progettato dall'ingegnere Ulisse Minarelli e realizzato tra il 1885 e il 1887, inizia oggi la sua nuova vita.