Otto ore di sciopero per i lavoratori di Industria italiana autobus in concomitanza con l’incontro al ministero delle Imprese e del made in Italy per capire il futuro dell’ex Breda e dello stabilimento bolognese. Il summit è stato convocato per oggi in fretta e furia a inizio agosto, dopo la lettera, poi ritirata, in cui la nuova proprietà dell’azienda (Seri Instrustrial) annunciava il trasferimento dei lavoratori dello stabilimento del capoluogo emiliano alla sede di Flumeri, in provincia di Avellino. Un fulmine a ciel sereno, deflagrato nel giorno della commemorazione della strage di Bologna, che aveva colto di sorpresa i sindacati, visto che durante la lunga trattativa per la cessione alla famiglia Civitillo di Iia era stato assicurata la prosecuzione delle attività nella fabbrica storica di via San Donato. Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil hanno annunciato un presidio a Roma, di fronte al ministero, ma anche a Bologna si prepara la mobilitazione. Una delegazione partirà per la Capitale, mentre altri lavoratori con l’assessore regionale al Lavoro Vincenzo Colla, il sindaco Matteo Lepore, la segretaria dem Elly Schlein, il deputato Pd Andrea De Maria, la stellata Silvia Piccinini e Silvia Zamboni di Europa Verde, si ritroveranno dalle 7.30, orario di partenza del pullman, di fronte ai cancelli dell’ex Breda.
"Alle lettera di trasferimento collettivo di 77 lavoratori da Bologna a Flumeri, inviata dalla nuova proprietà il 2 agosto, abbiamo reagito con una immediata mobilitazione che ha prodotto l’annullamento della procedura e la convocazione di un incontro al Mimit. Il ministero terrà fede all’impegno assunto di garantire lo sviluppo e la continuità occupazione su entrambi gli stabilimenti?", chiedono Fiom, Fim e Uilm.
Il gruppo Seri presenterà "il piano industriale con cui Invitalia e Leonardo sono state convinte a vendere le proprie quote per assicurare un piano di rilancio ad un asset strategico e fondamentale per il nostro Paese?", incalzano i sindacati. "Dall’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori di Iia nessun segnale di resa: siamo pronti a mettere in campo tutte le iniziative necessarie per salvare lo stabilimento". Rilancia il sindaco Lepore: "Ci aspettiamo dal governo, a partire dal tavolo convocato al Mimit a Roma al quale parteciperemo, la risposta ai tanti interrogativi ancora in sospeso, a partire dal piano industriale di Iia".