REDAZIONE BOLOGNA

Ex caserma Masini "Al Comune la custodia"

Cassa depositi e prestiti concede l’uso temporaneo delle aree esterne. L’assessore Laudani: "Dai primi di agosto, per attività culturali e ricreative".

Ex caserma Masini "Al Comune la custodia"

Cassa depositi e prestiti (Cdp) affiderà al Comune la "custodia temporanea delle aree esterne" dell’ex caserma Masini, in via Orfeo. Da aprile la struttura è occupata dagli attivisti di Home, che utilizzano il piazzale per iniziative pubbliche, invocando la possibilità di ottenere un uso temporaneo di almeno una parte del complesso.

Raffaele Laudani, assessore all’urbanistica, rispondendo in question time a Detjon Begaj, capogruppo di Coalizione civica, annuncia che, "a seguito di una nostra formale richiesta, Cdp ci ha assicurato la custodia temporanea delle aree esterne, per attività culturali o ricreative che non presuppongano la residenzialità". Custodia che "potrà essere formalizzata entro i primi di agosto". Nel frattempo, continua Laudani, "abbiamo anche riscontrato e ottenuto la disponibilità a fare degli approfondimenti per altri usi temporanei compatibili con lo stato attuale dei luoghi".

Begaj parla di "fatto politico straordinario". Nel 2021, ricorda, Coalizione civica non votò l’intesa con Cdp "ma fece approvare la richiesta di verificare la possibilità degli usi temporanei". Questo "diventa realtà, grazie a una maggioranza politica che governa la città che sta segnando un cambio di passo radicale sulla riqualificazione delle aree dismesse".

Ma anche, e qui è il riferimento agli attivisti, "a chi, dal basso, ha sempre lottato per un uso sociale di queste aree, prendendosene cura con coraggio e passione". Begaj si augura quindi che "un altro sgombero non avvenga, perché sempre più immotivato".

Matteo Di Benedetto, capogruppo della Lega, ammonisce invece il Comune: "Appena entrato nella disponibilità dell’area – afferma –, dovrà sgomberare gli eventuali occupanti e procedere a un’assegnazione per l’uso tramite regolare bando. Sarebbe gravissimo se fosse affidato ad associazioni amiche, come Làbas, o agli occupanti, senza dare la possibilità a tutti di usufruire di quegli spazi".

Quanto ai Prati di Caprara, il Comune ribadisce "l’obiettivo di preservare il bosco urbano dei Prati est – spiega Laudani – e la disponibilità a studiare soluzioni volte alla rigenerazione e valorizzazione dei Prati ovest, compatibili con il mantenimento e la tutela della vegetazione esistente". Nel frattempo, "abbiamo comunicato a Invimit di aver avviato una collaborazione con il Cnr di Firenze per uno studio volto ad approfondire quali possibili forme di fruizione dei Prati est siano attualmente possibili con lo stato attuale dell’area".

Sul destino delle aree dismesse si discute, senza costrutto, da decenni. "La responsabilità è dell’amministrazione centrale dello Stato e del governo", afferma Laudani. Affidate, "in una logica contabile finanziaria", ad agenzie o società pubbliche "a valori che non hanno riscontro con i valori di mercato, sono di fatto invendibili". Per questo i Comuni chiedono al governo "di mettere a disposizione gratis aree dismesse ed ex casemre, e a stanziare fondi straordinari per la bonifica delle aree, senza cui la loro valorizzazione sarà molto complicata".