Bologna, 18 luglio 2023 - I due occupanti che da stamattina all’alba erano sul tetto dell’ex caserma Masini, in segno di protesta contro l’emergenza abitativa, sono scesi dal tetto.
Ad accoglierli, striscioni, fumogeni e applausi dei membri di Làbas, che hanno organizzato anche un’assemblea pubblica. Fioccano urli, insulti e fischi alla partenza di due camionette della Polizia.
Erano in quindici gli occupanti che nell’edificio dell’ex Masini avevano trovato un riparo, in otto, invece, sono senza dimora. E di questo si è discusso alla prima assemblea di coprogettazione dal basso del piazzale Irma Bandiera. “Un atto di vigliaccheria, che lascia senza casa otto persone - inizia un membro -. Ma oggi non è finita: è stata una giornata di dignità, di resistenza da stamattina. Una resistenza dei compagni che sono rimasti sul tetto 15 ore, per far sì che non finisse tutto. La resistenza significa che non è finita qui”.
“Mai come oggi per non essere una farsa, è importante scommettere sulla resistenza collettiva. Questa caserma ce la chiama immediatamente, impregnata di storia. Otto persone dovrebbero vivere in strada, ma grazie all’unione di tutti non accadrà”. E un commento va anche a Zaki, dopo il processo che le condanna ad altri tre anni di detenzione. “Patrick libero” urlano tutti.