Bologna, 12 maggio 2018 – Si è arrampicato sul muro di cinta del Pratello, ha raggiunto il tetto e da lì si è calato per la scala anti-incendio fino alla strada. È evaso così dal minorile, ieri intorno alle 15,30, mentre i ragazzi facevano l’ora d’aria, Sebastian Hrustic, serbo di 21 anni. Il fuggitivo era detenuto per reati contro la persona e il patrimonio, piccole rapine e furti. In quel momento, nel cortile, c’era soltanto un agente di polizia penitenziaria a vigilare sui giovani detenuti, che ha dato l’allarme.
La foto del ventunenne è stata diramata a tutte le forze dell’ordine ma, fino a ieri sera, del ragazzo non si è trovata traccia. Non si tratta del primo episodio di fuga dall’istituto penale per minori del centro. E i sindacati di polizia penitenziaria, Sinappe, Cgil e Sappe, da tempo denunciano la carenza nelle condizioni di sicurezza della struttura. «Non accetteremo mai – commenta il segretario del Sinappe Gianluca Giliberti – che per questa evasione si faccia ricadere la colpa sull’unico agente incaricato di vigilare su tutti i ragazzi durante l’ora d’aria. Appena qualche mese fa avevamo posto all’attenzione dell’amministrazione le carenze strutturali del Pratello, chiedendo che sul muro di cinta fossero sistemate delle garitte con sentinelle. Niente di fatto».
L’area del minorile dove è avvenuta l’evasione è infatti stata restaurata da poco. «Tuttavia – continua Giliberti – si è persa l’occasione per renderla più efficiente e sicura». Stesse critiche mosse dalla Cgil, che aveva più volte definito gli interventi «insufficienti». «Da tempo chiediamo una riorganizzazione del sistema penitenziario minorile, adeguata al profilo criminale, spesso spiccato, di alcuni giovani detenuti – aggiunge Giovanni Durante del Sappe –, anche con l’impiego di personale in divisa e, nel caso del Pratello in particolare, con la realizzazione di impianti anti-intrusione e antiscavalcamento. Per noi è necessario chiudere il dipartimento minori e creare una sezione apposita nella direzione generale presso gli adulti. Tra l’altro, la scelta di far arrivare a 25 anni l’età dei detenuti al minorile è assolutamente scellerata».