Marta Evangelisti (FdI), torna in consiglio con un grande exploit, se l’aspettava?
"Un buon risultato (quasi 16mila preferenze, ndr), frutto di un percorso che con Bignami e tutti i colleghi di FdI stiamo facendo da tempo. Il merito va poi a tutta la classe dirigente, ai militanti e ai candidati con cui abbiamo condiviso una campagna elettorale inclusiva. Ha vinto la squadra, non la persona".
Per FdI un buon risultato, visto il più 15% rispetto al 2020. Ma c’è una piccola flessione di 4 punti sulle Europee.
"Il raffronto va fatto tra elezioni di pari livello istituzionale, il dato oggi è che il partito rispetto alle precedenti regionali è cresciuto significativamente passando da 3 ad 11 eletti e questo attesta il grande lavoro che sui territori viene svolto quotidianamente dai nostri militanti e dagli amministratori. Noi siamo assolutamente soddisfatti".
Sanità sempre al primo posto?
"Si fa opposizione a fronte di proposte. De Pascale ha promesso di rivedere diversi settori, quali sanità appunto, cura e prevenzione del territorio ma anche di sciogliere nodi rispetto alle infrastrutture o ripensare la legge sul consumo del suolo e le aree protette. Attendiamo fiduciosi e rispetto a quanto concretamente sarà presentato ci attiveremo, stando sempre al merito, come siamo abituati a fare. Il resto è scritto nel nostro programma e da lì riapriremo. Il nostro patto con i nostri elettori è un patto di fiducia che non decade, a prescindere dal ruolo che rivestiamo".
Perché Elena Ugolini non ha convinto gli elettori?
"Intanto Elena deve essere ringraziata per il grande impegno profuso. Non credo che sia stata la proposta a non convincere, piuttosto penso che ancora una volta ci si sia stato soprattutto un voto ideologico, la paura di cambiare. Chi ancora una volta ha deciso di non votare si assumerà quota parte della responsabilità di ciò che avverrà".
Perché i cittadini alluvionati hanno premiato il Pd?
"Hanno continuato a votare come sempre, o a non votare. Ma la richiesta di incontro con Meloni e l’indicazione di un non meglio precisato patto repubblicano, sembrano tanto un prender tempo. In fondo il presidente è già sub commissario".
È tornata l’ora di un candidato politico di centrodestra alle prossime tornate amministrative importanti?
"Ogni elezione ha una storia a sé che dipende dal momento. Sicuramente è ora che la gente si riappassioni ai temi della politica e che la politica si adoperi per questo: noi siamo al lavoro già da oggi, come sempre lo siamo stati perché per noi la politica non è un mestiere, è una passione quotidiana".