ROSALBA CARBUTTI
Cronaca

Europee, Bonaccini tira la volata: “Mai stati così uniti”. E Lepore: “Lo voterò”

Festa Pd con Bersani: torna la pace tra il governatore e il sindaco in mezzo ai candidati dem. L’ex segretario carica i militanti: “Non è tempo di pettinare le bambole”. L’appello di Federica Mazzoni: “L’astensionismo deve farci paura”

Bologna, la chiusura della campagna elettorale del Pd per le elezioni europee: in foto Matteo Lepore e Stefano Bonaccini

Bologna, la chiusura della campagna elettorale del Pd per le elezioni europee: in foto Matteo Lepore e Stefano Bonaccini

Bologna, 7 giugno 2024 – Il rush finale del Pd per le Europee ha il sapore delle crescentine della festa dell’Unità delle Due Madonne.

Bologna, la chiusura della campagna elettorale del Pd per le elezioni europee: in foto Matteo Lepore e Stefano Bonaccini
Bologna, la chiusura della campagna elettorale del Pd per le elezioni europee: in foto Matteo Lepore e Stefano Bonaccini

E in questo luogo simbolo per la sinistra, a chiudere la campagna elettorale, davanti a 500 persone, oltre ai segretari regionali e provinciali dem, Luigi Tosiani e Federica Mazzoni, non poteva mancare Pier Luigi Bersani, acclamato dai militanti. Ed è a loro (qualcuno gli urla: Bersani presidente della Repubblica) che lascia un messaggio chiaro, come le sue metafore: “Non è tempo di pettinare le bambole”.

Gli fa eco Mazzoni: “Il partito dell’astensionismo ci deve fare paura e io vi chiedo l’ultimo sforzo per andare a votare”. Ma a fare la sintesi di queste settimane matte e disperatissime è il capolista e presidente Pd Stefano Bonaccini che, rivolto ai dem, ricorda come “non siamo mai stati così uniti come adesso”.

Il gelo con il sindaco Matteo Lepore, dopo l’iniziativa al circolo Arci Benassi con soli candidati dell’ala di Elly Schlein senza il “Pres”, almeno ieri, si è sciolto sotto il sole di una giornata di festa. A sancire la pace (o la tregua) sono le dichiarazioni del primo cittadino, che incalzato sulle preferenze, guarda in su, poi risponde: “Mi chiedono se voto Bonaccini? Certo...è il nostro capolista. Voterò anche altri, ma Stefano è stato un grande presidente di Regione che ci ha portato nei primi posti su tanti fronti. Pensiamo solo al Tecnopolo”.

Bonaccini sul palco con il sindaco con il quale scambia qualche parola, lancia la volata alla lista dem, attacca il viceministro Galeazzo Bignami “sui continui rimandi sul decreto sui beni mobili sull’alluvione”, i competitor capolista, il generale Roberto Vannacci in corsa con la Lega che definisce “Mussolini statista”, e la premier Giorgia Meloni che ha fatto a tre giorni dal voto “il decreto sulle liste d’attesa senza un euro”. Un intervento breve, perché “devo scappare a Modena a chiudere la campagna elettorale con Elly”. Ma prima incassa l’endorsement del senatore Pier Ferdinando Casini anche lui ieri tra i palazzoni del Fossolo: “Sono qui per il Pd e Bonaccini. È il candidato che va votato. Un moderato non fa fatica a dargli la preferenza. Peccato non sia stato possibile per lui il terzo mandato in Regione. Adesso trovare un altro candidato crea qualche complicazione...”. Poi, un commento sulla lista dem: “È plurale. L’importante è che poi si riesca a fare sintesi, altrimenti è un casino”.

Il governatore se ne va, tra applausi, saluti e qualche selfie, poi su un palco dove si sono passati il microfono i candidati Pd del Nord-Est (presenti Alessandra Moretti, Alessandro Zan, Annalisa Corrado, Antonio Mumolo, Ivan Pedretti, Giuditta Pini, Marcello Saltarelli a Silvia Panini) è Bersani a scaldare la platea. L’ex segretario dem, tra l’altro chiamato a fare da testimonial alla Festa dell’Unità di Bologna, si definisce “un pensionato volontario con la tessera Auser”.

Il pubblico ride, poi Bersani si fa serio parlando di Europa: “È evidente che deve cambiare, ma andrà avanti o indietro? E qui bisogna scegliere, non si può andare a messa e stare a casa”, dice. Il timore è “la mucca nel corridoio”, quella destra che “dall’Appennino arriva giù”, dice l’ex leader dem, a cui fanno seguito le parole del segretario regionale Tosiani: “Vogliono predare le istituzioni”. Bersani saluta speranzoso: “Ci sarà un ritorno di movida, vedo facce che non si vedevano da un po’”.