Eugenio Riccomini è morto, addio allo storico dell’arte. “Un gigante che amava Bologna”

Aveva 87 anni: fu consigliere comunale, assessore alla Cultura e due volte vicesindaco della Giunta Imbeni. Il sindaco Lepore: “Ci ha educato ad amare la bellezza della nostra città”

Eugenio Riccomini, addio allo storico dell'arte. Aveva 87 anni

Eugenio Riccomini, addio allo storico dell'arte. Aveva 87 anni

Bologna, 25 dicembre 2023 – Addio allo storico dell’arte Eugenio Riccomini, morto nella notte a 87 anni. “Un gigante che amava Bologna, che come la fontana del Giambologna ci ha educato ad amare la bellezza della nostra città. Ha servito con onore il Comune e le istituzioni del nostro paese. Lo ricorderemo con affetto e grande riconoscenza”, dice il sindaco Matteo Lepore. “Ti immagino sul ponteggio di una cupola a rimirare i dettagli dell'affresco più bello. Le più sentite condoglianze alla famiglia e ai tanti amici”.

Nel 2021 Bologna gli conferì l'Archiginnasio d'oro. Dal 1970 al 1995 Riccomini fu consigliere comunale di Bologna, dove fu anche assessore alla Cultura e due volte vicesindaco (nel 1985-1986 e nel 1989-1990) nelle Giunte Imbeni.

Tra il 1995 e il 2001 è stato anche direttore dei Musei civici d'arte antica di Bologna. Divulgatore, conferenziere, appassionato di storia dell'arte e storia in genere e del territorio emiliano. Nel 1973-1974 fu incaricato dal ministero di organizzare un'esposizione della pittura italiana del Settecento: la mostra fu esposta all'Ermitage di Leningrado, a Mosca e Varsavia.

Nel 1977 divenne soprintendente ai beni artistici e storici per le province di Parma e Piacenza. Nel 1980 completò i restauri della cupola del duomo di Parma, mantenendo i ponteggi per un mese dopo la fine dei lavori per permettere al pubblico di ammirare da vicino gli affreschi. Nel 2006 ha organizzato con Daniele Benati una grande mostra monografica su Annibale Carracci, esposta a Bologna e a Roma.

Il cordoglio di Bonaccini e di Felicori

“Con Eugenio Riccomini scompare una figura importante per la cultura nella nostra regione. Storico dell’arte, orgogliosamente funzionario pubblico, docente universitario a Messina e a Milano, particolarmente attento al Sei e Settecento, ha operato soprattutto a Parma e Bologna. Qui è stato anche vicesindaco e assessore alla Cultura”.

Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale alla Cultura, Mauro Felicori, ricordano lo storico dell’arte, il professore Eugenio Riccomini. “Il suo programma di divulgazione artistica gli ha dato una grande popolarità - chiudono -. Ai suoi familiari vanno la massima vicinanza e le più sentite condoglianze della Regione Emilia-Romagna e di tutta la comunità”.

Le parole di Simonetta Saliera

"Cultura e politica furono le sue due grandi passioni che seppe unire con il senso civico e l’impegno nel Partito e nelle Istituzioni – Simonetta Saliera, già presidente dell’Assemblea legislativa, ricorda lo storico dell’arte e dirigente politico scomparso -. Sapeva che solo la crescita culturale e intellettuale delle persone portava alla loro emancipazione sociale ed economica. Eugenio Riccomini è stato l’esempio tangibile dell’intellettuale politicamente impegnato. Fine conoscitore della storia di Bologna ne fu raffinato narratore e divulgatore senza mai dimenticare che dietro a ogni opera d’arte, a ogni palazzo storico c’era la vita delle persone che l’avevano realizzato e il senso del tempo in cui questo era avvenuto. Riccomini fu vicesindaco e assessore nella Bologna degli anni ’80 come Indipendente di Sinistra eletto nel Partito comunista: la Bologna di Renato Zangheri e di Renzo Imbeni, quella Bologna che con la sua passione politica e la sua mobilitazione democratica difese l’Italia dall’aggressione terroristica e con il rigore morale impediva lo scivolamento della nostra comunità nella generazione ‘dell’Italia da bere’. A Riccomini dobbiamo tanto, dobbiamo un ringraziamento di cuore per l’esempio che ci ha dato di come si ricopre una carica pubblica e di come si lotta per una società più giusta. Ai suoi cari, ai compagni di tante battaglie, a chi l’ha conosciuto vanno le mie più sentite condoglianze”. 

Il ricordo di Davide Ferrari

“Al suo lavoro senza sosta, alla sua passione senza riposo, per l'arte, per la bellezza, Bologna deve moltissimo – con queste parole di Davide Ferrari, direttore artistico della Casa dei Pensieri ha ricordato Riccomini -. Forse piú che a chiunque altro. Non ho mai conosciuto intellettuale piú generoso. A Claudia, a Marco, ai loro familiari e a tutti coloro che lo hanno seguito e gli hanno voluto bene le condoglianze di Casadeipensieri, di cui è stato per tutti i nostri decenni uno dei punti di riferimento imprescindibili”.