REDAZIONE BOLOGNA

Esondazione del Ravone, causa a Comune e Regione

Tutto è partito dal negozio di via Saffi di Luca Vianelli

Esondazione del Ravone, causa a Comune e Regione

Esondazione del Ravone, causa a Comune e Regione

Alla fine causa fu. I privati danneggiati dall’esondazione del Ravone, durante l’alluvione dle maggio scorso, hanno chiesto i danni a Comune e Regione.

Lo conferma il sottosegretario alla presidenza della Regione Davide Baruffi rispondendo ad una interpellanza ieri durante la seduta di Assemblea legislativa.

"Nei giorni scorsi – informa Baruffi – i soggetti che avevano chiesto l’accertamento tecnico preventivo al tribunale delle acque pubbliche hanno promosso il contenzioso giudiziario di merito nei confronti del Comune di Bologna e della Regione Emilia-Romagna al fine di ottenere il risarcimento dei danni asseritamente subiti".

Danni quantificati nella perizia in circa 115mila euro.

La vicenda è partita dalla vicenda del negoziante di via Saffi, Luca Vianelli, coinvolto un anno fa dall’esondazione del torrente Ravone che portò allo sfondamento del pavimento del locale, tanto che si allagò tutta la strada provocando disagi.

A finire sotto accusa furono soprattutto i puntelli messi dal Comune nel canale e che avrebbero contribuito al disastro.

Ma nella sua risposta in Regione Baruffi ricorda che nell’estate del 2023, dopo l’alluvione, Palazzo d’Accursio "ha eliminato i puntelli che impedivano il normale deflusso del materiale nell’alveo del Ravone".

Questo per dire che "ciò che è accaduto non accada mai più". In ogni caso la causa è ormai partita ufficialmente e la Regione ha "segnalato la circostanza alla propria compagnia di assicurazione che ha già designato un legale per difendere gli interessi dell’ente", come informa sempre il sottosegretario.

"Attenderemo la sentenza, era prevedibile che ci fosse un contenzioso come è stato riferito in Aula", replica Michele Facci del gruppo Indipendente, autore della interpellanza.