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Paura per due escursionisti ‘traditi’ dalla nebbia che scivolano in un canalone: salvati

Due amici, un ragazzo e una ragazza bolognesi di 29 anni, hanno imboccato un sentiero Cai in disuso da anni per recarsi alle cascate del Dardagna, ma hanno perso l’orientamento e rischiato la vita

Bologna, 28 ottobre 2024 – Pericolosa avventura per due amici, un uomo e una donna, entrambi di 29 anni, lui residente a Castello D’Argile (in provincia di Bologna) e lei residente a Bologna. Sono scivolati in un canalone a causa del meteo avverso, ma fortunatamente sono stati salvati.  

Nel pomeriggio di domenica, infatti, si sono recati al Santuario Mariano di Madonna dell’Acero, comune di Lizzano in Belvedere (Bologna) per fare un’escursione alle cascate del Dardagna, imboccando un vecchio sentiero Cai ormai in disuso da anni, sono arrivati in prossimità di un ponticello di legno, lo hanno superato e hanno iniziato a salire.

Anche se le previsioni meteo sono in miglioramento in zona persiste una fitta nebbia e il terreno è ancora molto bagnato. I due escursionisti hanno perso l’orientamento e sono scivolati in un canalone per diversi metri. Fortunatamente per l’uomo la scivolata verso il basso si è fermata quando si è incastrato con una gamba fra gli alberi, mentre la ragazza ha continuato a scivolare per altri trenta metri fermandosi in un pianoro a ridosso di un precipizio.

A causa del terreno molto bagnato non sono più riusciti a risalire e hanno chiesto aiuto al 112. Fortunatamente infatti, i due dispersi, sfiniti dalla fatica e provati dall’elevato stress emotivo, sono riusciti a comunicare la loro posizione col cellulare.

Alle 18 sono stati attivati i soccorsi e poi è stata inviata sul posto la Squadra del Soccorso Alpino della Stazione Corno alle Scale, i carabinieri forestali, i carabinieri della stazione di Lizzano, i vigili del fuoco e l’ambulanza della Croce Rossa.

I tecnici del Cnsas, dopo una lunga marcia di avvicinamento, sono riusciti a raggiungerli. Le operazioni di recupero dal canalone sono state molto complesse dal punto di vista tecnico e ambientale. I due amici alla fine sono stati recuperati con tecniche alpinistiche utilizzando corde e carrucole.

Riportati sul sentiero sono stati accompagnati in sicurezza nel piazzale del Santuario dove ad attendere c’era l’ambulanza.