REDAZIONE BOLOGNA

Enea Righi, "Una navetta per gli spostamenti"

Il direttore artistico e il direttore operativo di Arte Fiera confermati per il 2025. Focus sui servizi migliorati e l'incremento dei collezionisti. Progetti per navette e collaborazioni internazionali.

Per il terzo anno la governance di Arte Fiera vede affiancati Simone Menegoi nel ruolo di direttore Artistico ed Enea Righi (in scadenza nel 2025) in quello di direttore operativo, con contatti diretti con collezionisti e vip. Da questa ’combo’ nacque la scelta di riportare la fiera nei suoi padiglioni storici, il 25 e 26, riconfermati per il 2025.

Qual è la sua scommessa per Arte Fiera nel 2025?

"Quella di migliorare ancora i servizi. Negli ultimi due anni li abbiamo migliorati molto, ora dovremo fare meglio sui servizi di ristorazione, reception, per i collezionisti e sulla movimentazione".

Un anno fa, con la soddisfazione di aver portato i visitatori a oltre 50.000, lei disse però che c’erano problemi coi trasporti, i collezionisti non trovavano i taxi. Inoltre gli imprenditori si lamentarono perché c’erano camere mediocri a prezzi altissimi. Lepore disse che si sarebbe confrontato su taxi e prezzi degli hotel. Siete andati avanti?

"Credo che non sia il momento giusto per andare a parlare di spostamenti in città, per cui abbiamo pensato di mettere in piedi dei servizi, alcune navette che gireranno dalla città e quindi dagli hotel alla fiera, soprattutto nei momenti di maggiore afflusso. Ad esempio la sera, quando i collezionisti escono dalla fiera. Il nostro sarà un supporto a quelli che sono i servizi cittadini".

La soluzione arriva direttamente da voi.

"Sì, non in alternativa ma per rafforzare e supportare eventuali mancanze, nel caso ci siano le file. Le navette gireranno ogni venti minuti. Per le camere degli hotel abbiamo utilizzato le stesse offerte degli altri anni facendo i controlli delle stanze e dialogando con gli albergatori".

Nel 2025 ci saranno più collezionisti?

"Abbiamo puntato molto sull’ampliamento del collezionismo, con circa 100 inviti in più, arrivando a oltre 600 collezionisti, in gran parte italiani ma anche dalla Svizzera, dalla Germania e dalla Francia".

Si è lavorato molto sull’italianità di Arte Fiera, questo terzo anno insieme si apre all’estero?

"Questo può essere un buon completamento del mondo italiano con le grandi gallerie che avevano lasciato la fiera e stanno tornando tutte. Dal 2026, ora che ci siamo riappropriati della nostra identità, possiamo fare un ragionamento su gallerie straniere".

Il 2025 vede la scadenza del suo contratto. Missione compiuta?

"Abbiamo completato bene questo triennio. Poi si dovrà riaprire il ‘cantiere’ per il futuro".

Benedetta Cucci