Bologna, 21 febbraio 2024 – Smog alle stelle nella nostra regione. L’Emilia è da bollino rosso con Bologna che lunedì ha toccato quota 78 microgrammi per metro cubo di polveri sottili (dato della stazione di Porta San Felice).
Valori che, in verità, sono in leggero calo rispetto a domenica quando il valore del Pm10 era schizzato a 87. Ma in quella che speriamo non diventi la ’smog valley’, c’è anche chi fa peggio con valori doppi rispetto al limite di legge (50) come Piacenza, Reggio Emilia, Parma e Modena che superano i 100 microgrammi per metrocubo.
Che fare, quindi? Mentre in Ue si è raggiunto l’accordo sulla nuova direttiva sulla qualità dell’aria, in Regione restano in vigore le misure emergenziali antismog che prevedono lo stop alle auto più inquinanti (fino ai diesel euro 5) e riscaldamento domestico a 19 gradi.
Ma non solo. È, infatti, in arrivo anche una stretta alle velocità in autostrada per limitare l’inquinamento.
La norma in Emilia-Romagna non è ancora operativa, ma la nuova misura prevista dal governo per il Bacino Padano in risposta alle infrazioni Ue, ossia ridurre la velocità in autostrada nei giorni di allerta inquinamento, potrebbe partire già a fine aprile.
Nel decreto Salva-infrazioni approvato dal governo Meloni, è infatti contenuta una norma che appunto riduce i limiti di velocità nei tratti urbani delle autostrade nei giorni di allerta smog, una volta superati i 25 giorni di sforamento dei valori soglia delle polveri sottili nell’aria (Bologna ad ora sarebbe salva perché a 13 giorni).
Si tratta di una misura che recepisce una direttiva europea e che tutte le Regioni del Bacino Padano (quindi anche Lombardia, Veneto e Piemonte, oltre all’Emilia-Romagna) sono obbligate a inserire nei nuovi Piani della qualità dell’aria.
L’Emilia-Romagna ha dato il via libera al proprio Pair 2030 lo scorso 30 gennaio, prevedendo già questa nuova norma.
Il piano, però, diventa operativo dopo 90 giorni dalla sua approvazione, dunque la misura sarà in vigore, come detto, alla fine di aprile.
Al momento ci sono interlocuzioni con Anas e Autostrade per stabilire la cartellonistica necessaria, ad esempio, e altri aspetti tecnici, a partire dall’entità della riduzione dei limiti.
"Dovremo capire come intervenire – disse la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Irene Priolo, in occasione dell’approvazione del Pair 2030 – il governo dà questa potestà alle Regioni. E non sarà di facile applicazione. Guardate cosa succede con la Città 30. Pensate quando dovremo dire che a Bologna si riduce la velocità anche in autostrada".
Vanes Poluzzi, responsabile del servizio qualità dell’aria di Arpae (Agenzia regionale per l’ambiente), conferma che "riducendo al velocità in autostrada si ridurrebbero le emissioni dei veicoli".
Più difficile, invece, da stabilire l’impatto sulla qualità dell’aria della Città 30, visto che entra in gioco anche lo ’stop and go’: "Vanno considerati diversi aspetti, servono più dati", spiega Poluzzi.
Lo sguardo, nei prossimi giorni, va al meteo "che sta producendo uno schiacciamento verso il basso" di tutte le particelle inquinanti, "un po’ come avere una coperta di lana sulla testa" che fa ristagnare l’aria rendendola più viziata, la metafora usata dall’esperto.
L’attesa, quindi, è focalizzata sul meteo. "Dalle previsioni, da giovedì (domani, ndr ) la situazione dovrebbe migliorare", conclude l’esperto.