VALENTINA REGGIANI e NICOLETTA TEMPERA
Cronaca

Emanuela e Tiziana Brucato, una vita in simbiosi: cercavano lavoro qui

Le gemelle siciliane erano state dagli zii a Formigine e sarebbero dovute ripartire. A dare l’allarme è stato il cugino Simone, che ha chiamato dall’auto distrutta il padre

Da sinistra, Tiziana ed Emanuela Brucato il giorno della loro laurea

Bologna, 25 ottobre 2023 – In trent’anni di vita, Tiziana ed Emanuela Brucato non sono state separate per più di un attimo. Gemelle per nascita, migliori amiche per scelta. A marzo si erano laureate insieme, lo stesso giorno, all’Università di Palermo in Scienze della Comunicazione per la cultura e le arti. E insieme, negli scorsi giorni, erano salite a Formigine, nel Modenese, dagli zii, che le avevano ospitate. Avevano affrontato dei colloqui di lavoro in Emilia-Romagna. Ieri pomeriggio avrebbero dovuto prendere l’aereo al Marconi, per tornare a casa in Sicilia dai genitori. Ma per la prima volta, Emanuela è rimasta sola. A lottare, assieme al cugino Simone Brucato, in un letto della Rianimazione del Maggiore. Le vite di Tiziana e della zia Lara Cattani le ha inghiottite la Bazzanese. Il giorno della laurea, Tiziana aveva dedicato un pensiero su Facebook a Emanuela: "A mia sorella, mio porto sicuro dove rifugiarmi quando il mare è in tempesta, grazie per il tuo amore, la tua forza e il tuo costante ottimismo che mi hai trasmesso". Emanuela chiamava Tiziana "la mia spalla". Se la ragazza ce la farà a superare i pesantissimi traumi riportati nell’incidente, se sopravviverà, lo farà senza un pezzo del suo cuore, lasciato sull’asfalto, nello scheletro di un’auto distrutta.

È stato Simone, mentre incastrato nelle lamiere della Clio, a chiedere aiuto. Ha chiamato il papà. Gli ha raccontato che la mamma non si muoveva più, la cugina neppure. E ora Formigine è sotto choc, per il lutto pesantissimo subìto da una famiglia unita e per bene, a cui ci si stringe con affetto. Ad esprimere vicinanza a Simone è Giuseppe Bandieri, presidente Pgs Smile Asd di Formigine, dove il venticinquenne, laureato in Scienze motorie, allena il calcio femminile, settore giovanile, e dove è cresciuto professionalmente. "Prego per il ragazzo e la sua famiglia – dice Bandieri – Simone è un grande allenatore. È con noi da tanti anni, nel settore giovanile, ma sta lavorando anche nel Sassuolo, sempre nel calcio femminile. È un ragazzo meraviglioso, aperto, solare: quanto accaduto è terribile. Vogliamo solo fargli sapere che preghiamo per lui, che gli siamo vicini e che lo aspettiamo tutti. Simone forza, ti vogliamo bene".

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