Più animazione, nel senso stretto di lavoro che coinvolge ancora tanto l’essere umano, e meno futuro. Ha inizo oggi al Dumbo con questo cuore fortemente analogico, il 24Frame Future Film Fest, edizione numero 24 e oltre 100 film da tutto il mondo in cartellone fino al 10 novembre. Ma ci sono anche tre concorsi internazionali, più di 40 ospiti, tanti eventi tra talk, workshop, mostre e in esclusiva per l’Italia 4 opere in concorso: ’The Storm’, un film tra epica fantasy e tinte horror che affonda le radici nella cultura cinese e affascina per l’ambientazione insolita, i disegni che ricordano i tradizionali dipinti a inchiostro e un ensemble di personaggi enigmatici; ’The Missing’ di Carl Joseph E. Papa, primo film con cui le Filippine hanno partecipato agli Academy Awards come miglior film internazionale, realizzato con la tecnica del rotoscope e in animazione 2D; ’Black Butterflies’ del regista David Baute che realizza un’opera ambientalista attraversando tre continenti e svelando le peripezie di donne diverse, ispirate a figure reali, tutte colpite dalle devastazioni del cambiamento climatico e ’Queen of the Deuce’ di Valerie Kontakos (Canada, 2022) che sfrutta le tecniche d’animazione per raccontare la vita di Chelly Wilson, che dopo essere emigrata a New York nel 1939, divenne infine un’importante imprenditrice della pornografia negli Anni ‘60 e ‘70.
Tra le anteprime anche ’Mud’ di Caterina Salvadori e Mariasole Brusa, cortometraggio sul desiderio della creazione fortemente legato alle vicende climatiche che hanno colpito l’Emilia-Romagna con l’alluvione del 2023, presentato dalle registe e dai produttori Davide Montecchi ed Elisa Giardini, assieme ai puppet giganti che sono stati animati nel film. Anteprima anche per ’Guglielmo l’inventore’, serie d’animazione ispirata alla storia (vera) di Guglielmo Marconi da bambino alle prese con il suo talento e le sue geniali intuizioni. In occasione dei 100 anni dalla nascita della radio in Italia, al festival verrà infatti presentato l’episodio pilota della serie realizzata da POPCult con la partecipazione di Danilo Caracciolo, regista e autore, e Enzo Chiarullo, co-autore.
"È sempre il Future Film Festival – spiega Giulietta Fara, direttrice della manifestazione – però abbiamo voluto puntare sempre di più l’attenzione sull’animazione, perché in passato venivamo visti come festival della fantascienza e quindi ecco l’aggiunta di 24 fotogrammi al secondo nel titolo". E prosegue: "I 24 frames ci sono anche del cinema ma nell’ambito dell’animazione prendono un significato importante, visto che ogni fotogramma è sudato, poiché non si fa solo con l’intelligenza artificiale, ma si fa a mano o con tanti strumenti che coinvolgono ancora molte maestranze". E conclude: "Parlare di futuro mi sembra anacronistico perché ormai siamo dentro a quello che vent’anni fa pensavamo come tale: ci sembra è più importante parlare di tutta l’animazione che si produce oggi". Info e programma su www.futurefilmfestival.it