Bologna, 4 gennaio 2021 - Mentre le data delle elezioni sembra essere a rischio per colpa del Covid – il voto potrebbe slittare all’autunno, ma non è detto –, le diverse anime civiche presenti a Bologna stanno valutando la situazione, studiando le prossime mosse. Fabio Battistini, esponente di ‘E’ che ha già dato ufficialmente la sua disponibilità a correre per la città, dichiara di diffidare da quei sondaggi che offrono spunti sulle personalità più conosciute (e apprezzate, secondo alcune letture) nel centrodestra. Il riferimento è anche a quel sondaggio di Forza Italia che darebbe forza all’ipotesi di candidatura per Palazzo d’Accursio di Andrea Cangini, senatore forzista ed ex direttore di QN-il Resto del Carlino .
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"Sondaggi? Io non ne ho visti – spiega Battistini –. Siamo ancora con una politica di plastica stile anni 90? Qui non siamo al televoto. C’è forse qualcuno che ora in base a un sondaggio sulla popolarità vuole candidare una soubrette? Siamo seri – incalza l’imprenditore cattolico –. Gli elettori di Bologna meritano più rispetto. Bisogna partire dalla conoscenza dei problemi di tante famiglie e di tante imprese. Io, dopo aver partecipato giorni fa a un tavolo sulle nuove povertà, sono prossimo ad aprirne uno sui temi economici che toccano Bologna, tavolo che presenterò presto. Questo è il metodo di lavoro che mi sono dato: prima le persone". Il messaggio del civico sembra chiaro: a diversi mesi dal voto bisogna confrontarsi sulla Bologna del futuro e sui programmi, non solo sui nomi. Il tavolo sulla situazione economica della città – Battistini si sta già appoggiando agli esperti dell’Alma Mater – potrebbe essere accompagnato da concrete novità su chi potrebbe abbracciare il progetto civico dell’ex assessore designato di Alfredo Cazzola.
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Al pari di ‘E’, anche i civici di ’Insieme Bologna’ sono in movimento. Con una netta differenza però: Insieme Bologna cinque anni fa prese il 10%. "Ci votarono oltre 18mila cittadini – spiega Giulio Venturi, oggi l’unico consigliere del movimento civico dopo la fuoriuscita dal Consiglio di Manes Bernardini e il passaggio di Gian Marco De Biase in ‘Al Centro Bologna’ –, un risultato importante. E oggi siamo alla finestra per capire le mosse delle varie forze politiche. Noi siamo interessati ai programmi". Insieme Bologna, spiega Venturi, "nasce come movimento vicino al centrodestra e lì guarda con interesse. Per esempio, il nome di Andrea Cangini uscito negli ultimi giorni è molto valido, non mettiamo veti sui partiti se la proposta è credibile. Battistini e Tonelli? Non ancora abbiamo capito quale sia il loro progetto". La lista probabilmente si farà, difficile l’alleanza a sinistra. "Il lavoro dell’amministrazione Merola non è tutto da buttare, penso al buono che hanno fatto gli assessori Aitini e Lombardo. Ma sarebbe impossibile dialogare con chi ha avuto rapporti con i collettivi, come Lepore". Infine la sfida: "Per Bologna serve un serio programma di coalizione sul medio-lungo periodo: grandi opere, no al tram, sì al Passante sud, rilancio del turismo: noi ci siamo".