ALICE PAVAROTTI
Cronaca

Elena Di Gioia si dimette e lascia la delega alla Cultura del Comune di Bologna. “Un’esperienza straordinaria”

L’annuncio in un punto stampa insie al sindaco Lepore: “Dopo 2 anni e mezzo ho sentito l’esigenza di rilanciare con forza il mio profilo professionale”. Nel post su Facebook: “Un grazie di cuore a Bologna e a tutti i cittadini incontrati in questi anni”

Le dimissioni dalla delega alla Cultura di Elena Di Gioia, qui sopra insieme al sindaco Matteo Lepore

Le dimissioni dalla delega alla Cultura di Elena Di Gioia, qui sopra insieme al sindaco Matteo Lepore

Bologna, 4 luglio 2024- Elena Di Gioia si dimette: ad annunciarlo è lei stessa oggi, in un punto stampa insieme al sindaco Matteo Lepore: “Dopo due anni e mezzo di lavoro al Comune di Bologna ho sentito l'urgenza, la necessità di rilanciare con forza il mio profilo professionale. Una scelta desiderata, ragionata, che non è sofferta perché guardo al futuro”, ha commentato l’ormai ex delegata alla cultura, che tornerà ad occuparsi di direzione artistica e management della cultura.

Le dimissioni dalla delega alla Cultura di Elena Di Gioia, qui sopra insieme al sindaco Matteo Lepore
Le dimissioni dalla delega alla Cultura di Elena Di Gioia, qui sopra insieme al sindaco Matteo Lepore

"Un percorso straordinario, bellissimo e meraviglioso, ricco di soddisfazioni che mi hanno arricchita" continua, assicurando comunque la sua presenza ancora per qualche tempo, per gestire al meglio il passaggio di consegne. Ringrazia poi il primo cittadino: “Ha compreso questo mio desiderio, e l'ha accolto alla luce di un rapporto di stima reciproca. Ci ritroveremo su altri fronti". In Comune, intanto, "la macchina andrà avanti perché ha grandi competenze, passione e tenacia. Il distacco è molto forte dal punto di vista emotivo ma è forte anche la mia decisione, la mia scelta e il mio desiderio di rimettermi in pista professionalmente". A chi le chiede un bilancio delle cose fatte, Di Gioia risponde di sentirsi "orgogliosa" di quanto fatto: dal neonato Festival dei Portici, ai nuovi 'contenitori' culturali ideati sotto la sua amministrazione, come la biblioteca Ginzburg e il museo dei bambini che sorgerà al Pilastro. Sottolinea in particolare la soddisfazione di aver dato spazio alle voci degli artisti, ad esempio col discorso di artista sul Capodanno. Per quanto riguarda i rimpianti - dichiara- "non ne ho, se non il sentimento di curiosità con cui osserverò come evolverà questa innovazione culturale".

Si esprime poi anche con un post su Facebook, dove ringrazia, oltre che il sindaco, anche “tutta la meravigliosa squadra del Comune e della Città Metropolitana, del dipartimento cultura, con i suoi settori cultura e creatività, biblioteche e welfare culturale, musei civici, l'ufficio cultura metropolitano con cui ogni giorno abbiamo costruito progetti, cercato tenacemente di comporre cultura e comunità, di sostenere al meglio la creatività nelle plurime forme in cui si manifesta. La giunta che ringrazio per le visioni che si alimentano, con le amicizie fiorite tra discussioni e dialoghi, l’impegno del consiglio comunale, dei distretti culturali metropolitani e dei tanti e tante con cui abbiamo costruito progetti e pensieri” Chiude poi con un pensiero alla città e cittadini: “Ancora un grazie alla città di Bologna, alle istituzioni e realtà culturali, i suoi straordinari operatori e operatrici culturali che con competenza alimentano Bologna città dell’arte, cultura e creatività, in un prezioso anello cittadino e metropolitano. Grazie ai tanti cittadini e cittadine incontrati in questi anni”