MARIATERESA MASTROMARINO
Cronaca

Elemento Indigeno . Storie oltre il vino

"Dietro alle bottiglie che vendiamo non esiste solo il prodotto finale, ci sono le persone" .

Simona Alesso, Elemento Indigeno

Simona Alesso, Elemento Indigeno

Al padiglione 20, spicca il nome e la forte presenza di Elemento Indigeno, che è "una distribuzione di vino di Compagnia dei Caraibi, una società operazioni benefit che da cinque anni si è avvicinata al mondo vitivinicolo – racconta Simona Alesso, selezionatrice dei fornitori di Elemeno Indigeno –. Siamo una distribuzione naturale, ma non ci piace definirci solo così. Possiamo dire che i nostri produttori sono artigianali".

Parola che racchiude in sé storia, cultura e vissuto. Che non dimentica certo l’ambiente e la sua sostenibilità. Non c’è da stupirsi, dunque, se il focus dei vignaioli è quello di "mettere le persone, le storie e i lavoratori dietro alle bottiglie che vendiamo – continua Alesso –. Contiamo su diverse nazioni, che producono vini autoctoni o meno, comprendendo anche denominazioni importanti".

Tutto il mondo è paese, e infatti Elemento Indigeno "nasce come catalogo principalmente internazionale e contiamo su produttori da tutto il mondo – precisa la selezionatrice –. Dagli ultimi due anni, però, abbiamo spostato il focus, decidendo di ampliare la selezione italiana".

In totale, "abbiamo settantanove produttori e oltre 350 vini in catalogo, che arrivano da ovunque: dalla Nuova Zelanda al Sud America fino alla California e al panorama europeo, come Armenia e Georgia. Questo ci permette di toccare e presentare tutta la storia vitivinicola del mondo".

Allo Slow Wine, Elemento Indigeno è presente con "quattordici produttori di cui cinque nuovi italiani – conclude – . Come canale, noi siamo in prevalenza B2B, dunque dallo Slow Wine ci aspettiamo l’incontro con gli operatori del settore".

Mariateresa Mastromarino