Elena Ugolini, nel rush finale della campagna elettorale, lo ripete come un mantra: "Corro per vincere". E se fino all’altro giorno la candidata di centrodestra alle Regionali del 17 e 18 novembre non nascondeva la speranza di un "effetto Bologna" a suo favore, sfruttando un certo malumore verso il sindaco Matteo Lepore, o di "un effetto Liguria" sull’onda della vittoria di Marco Bucci, da ieri c’è chi parla anche di "effetto Trump". Tant’è che fin dalla mattinata di ieri i partiti che sostengono Ugolini hanno brindato alla vittoria di Donald Trump e al vento che viene dagli States. La preside, però, frena l’entusiasmo. E, alla conferenza stampa della Tgr Rai Emilia-Romagna, alla domanda su chi avrebbe votato tra Trump e Kamala Harris, ammette: "Per fortuna che non sono dovuta andare alle urne negli Stati Uniti... al mondo servono persone moderate, aperte e concilianti". Da qui, "confido che Giorgia Meloni condurrà una politica internazionale che metterà al centro Italia e l’Europa". Insomma, non proprio parole di giubilo per il neo presidente americano.
A margine della conferenza stampa Rai, Ugolini si sofferma anche sulla seconda sconfitta femminile alla corsa per la Casa Bianca, dopo Hillary Clinton. "Credo c’entrino la competenza e la visione. Probabilmente Kamala non ha dimostrato di averle, nonostante avesse avuto un ruolo di responsabilità come vicepresidente. Gli americani, insomma, non le hanno riconosciuto un ruolo di leadership", spiega. Leadership che, invece, è stata riconosciuta a Meloni: "Noi siamo stati i primi come centrodestra ad avere una leader donna, stupendo un po’ tutti. Per questo, anche in relazione agli Usa, sono convinta che saprà tenere ottimi rapporti internazionali, forte della sua grande credibilità in Italia e all’estero", dice la preside.
Lo sguardo torna, infine, sull’Emilia-Romagna con l’arrivo lunedì a Bologna della premier Meloni coi vice Matteo Salvini e Antonio Tajani: "La Regione è contendibile. Corro per vincere, non solo per partecipare", incalza Ugolini.
In serata, infine, un mini-attacco alla giunta regionale sulla pillola abortiva a domicilio. A ’Porta a Porta’ su Rai Uno, dopo giorni di ’no comment’, ammette: "Sono rimasta stupita che un provvedimento così importante sia stato fatto due settimane prima del voto tramite un atto amministrativo". Ma sul merito della misura, non si pronuncia.