REDAZIONE BOLOGNA

"È un ritrovo di pregiudicati". Il questore chiude il Bar Centrale

Risse fra gli avventori, licenza sospesa per 10 giorni. È il secondo stop imposto. al locale di Corso Italia.

"È un ritrovo di pregiudicati". Il questore chiude il Bar Centrale

Gli agenti mettono i sigilli al bar chiuso dal questore

Ancora guai per il Bar Centrale di Corso Italia, angolo piazza del Popolo, di San Giovanni in Persiceto. Il questore di Bologna, dopo una constante attività iniziata dal gennaio scorso, da parte della dirigenza del commissariato di polizia di San Giovanni, ha ordinato la sospensione, per dieci giorni, dell’autorizzazione di pubblico esercizio. Il motivo è la presenza nel locale, gestito da cinesi e che tra l’altro si trova a pochi passi dal commissariato, di troppi pregiudicati. In sostanza, secondo la questura, il bar viene ritenuto una fonte di pericolo per l’ordine e la sicurezza pubblica vista la presenza costante di numerose persone pregiudicate. Questa presenza ha causato diversi interventi da parte delle forze dell’ordine.

In particolare, nello scorso luglio, in occasione di un evento serale musicale di piazza, sono intervenuti alcuni poliziotti del commissariato per sedare una lite, in cui era rimasto coinvolto anche un minorenne. Mentre, più recentemente, nello scorso settembre, sempre personale di polizia, aveva effettuato un intervento per placare una lite scaturita all’interno e all’esterno del locale, sotto il porticato. In questo caso, dopo i controlli di rito, le persone coinvolte erano risultate avere diversi precedenti penali. E una di loro era stata costretta a far ricorso a cure ospedaliere. A ciò si aggiunge che, nello scorso aprile, la licenza del locale era stata già sospesa dopo un accertamento congiunto con personale della guardia di finanza e funzionari dell’Asl di Bologna.

Nel cambio di gestione, avvenuto nell’ottobre dell’anno scorso, era stato accertato che le condizioni igienico sanitarie del bar erano visibilmente peggiorate, così come la frequentazione degli avventori. "Alla luce di ciò – si legge in una nota della questura –, considerato le circostanze e una ravvisabile situazione di pericolo per l’incolumità e la sicurezza dell’intera collettività, passibile di generare una compromissione della qualità di vita e delle persone residenti in zona, il questore di Bologna ha ritenuto necessario adottare il provvedimento. Lo scopo è quello di di dissuadere i pregiudicati dal frequentare il locale".

Pier Luigi Trombetta