Duecento anni di polvere di stelle Duse, festa tra passato e presente

I grandi nomi della storia e gli amici di sempre: una mostra, tanti spettacoli e incontri per parlare di teatro

Duecento anni di polvere di stelle  Duse,  festa tra passato e presente

Duecento anni di polvere di stelle Duse, festa tra passato e presente

"Dodici anni fa eravamo pieni di patemi...vero Lidia? Vero Stefano?". Walter Mramor, presidente del cda del Teatro Duse non può non ricordare quando tutta l’avventura cominciò, coi colleghi di cordata Livia Amabilino, presidente Associazione Teatro Duse e Stefano Degli Esposti, responsabile di Dems Teatro. Nel 2011 uno dei più importanti teatri d’Italia rischiava la chiusura, ma alla fine ripartì, arrivando fino ad oggi, con l’onore di fare la ’regia’ delle celebrazioni dei duecento anni di questo teatro in via Cartolerie che nacque nel 1822 (lo scorso anno si dovette rinunciare alla festa) grazie all’ingegnere Antonio Brunetti che aprì le porte di quello che sarebbe divenuto prima il Teatro Brunetti e poi il Duse, dedicato alla mitica Eleonora. Nel programma dei festeggiamenti intitolato ’Duse & Friends’, riecheggiano le gesta dei grandi che da qui passarono, da Sarah Bernhardt a Del Monaco e fino a Carmelo Bene, ma è importante il cartellone al via il 18 settembre, perché sfileranno, coi propri spettacoli, gli amici di oggi. Alessandro Bergonzoni, Vinicio Capossela, Giorgio Comaschi, Vito, Oblivion, Fantateatro, Orchestra Senzaspine. Un progetto è curato dalla Fondazione Pavarotti, che il 28 ottobre porterà ’Opera Incanto’, omaggio ai grandi interpreti della lirica, che hanno cantato al Duse: da Maria Callas che nel 1950 fu Tosca fino a Roberta Tebaldi. Il primo spettacolo sarà quello degli Oblivion con ’200 ma anche 20’, riflessioni ironiche del quintetto, per raccontare quale sia stato "il ruolo degli Oblivion nel declino del teatro italiano". Poi Comaschi con ’W il Duse!’, ovvero rileggere la storia del teatro coinvolgendo il pubblico. Vito porta il 19 ottobre ’Omaggio al Duse-Storie e racconti della Bologna di ieri, oggi, domani’, Capossela il 6 novembre fa tappa qui con ’Con i tasti che ci abbiamo’ e l’8 Bergonzoni arriva per una serata d’onore. Chiusura il 27 dicembre con Orchestra Senzaspine in ’Bollicine’ edizione speciale. Nella creazione generale, il programma celebrativo tiene conto di tutte le forze che hanno riportato in auge il teatro. Tra queste, la carta stampata: gli incontri ’Duse Sala Stampa’ portano sul palco i giornalisti che da anni narrano il teatro, ognuno col suo stile, Claudio Cumani, Paolo Gabrielli, Alessia Angellotti, Nicola Pirrone, intervistati da Vincenzo Branà. È anche in preparazione una mostra fotografica che inaugurerà il 4 ottobre. Informazioni teatroduse.it

Benedetta Cucci