Verrà aperta una gara unica per i lavori che riguarderanno tutti e due gli stadi – il Dall’Ara da ristrutturare e quello temporaneo da erigere di fianco a Fico –, che dovrebbe essere pubblicata tra la fine del 2023 e il gennaio del 2024. E’ questa la principale novità che filtra da ambienti comunali, e che dà anche l’idea della maxi operazione che coinvolgerà il Comune e il Bologna calcio, del resto l’apertura di una gara unica per i due stadi rappresenta un’innovazione dal punto di vista amministrativo.
Si è tornati a parlare soprattutto di stadio temporaneo in questi giorni, con l’arrivo in città di Oscar Farinetti che ha rilevato Fico al 100%. Uno degli obiettivi del rilancio del parco agroalimentare è anche quello di collegarlo al meglio con la stadio temporaneo del Bologna, che sorgerà proprio di fianco alla struttura. Una scelta ben precisa, che dovrà aiutare Fico a tornare in utile, secondo i desiderata, nel 2026. Quella della gara unica non è l’unica novità trapelata negli ultimi giorni, perché secondo quanto filtra ent ro la prima metà di giugno dovrebbe arrivare il progetto definitivo dello stadio provvisorio. Quello del restyling del Dall’Ara del resto c’è già. La ‘Fico Arena’ avrà una capienza di circa 16.500 posti e sarà costruita con tribune fisse e parti removibili: perché una volta che il Dall’Ara sarà ultimato, la capienza della ‘Fico Arena’ sarà ridotta a circa 5mila posti, per diventare la casa del calcio femminile e del settore giovanile. Di questa seconda opera, per ora, c’è lo studio di fattibilità. L’architetto Gino Zavanella e la squadra di professionisti che hanno curato il nuovo Dall’Ara sono al lavoro, ma difficilmente le carte saranno pronte, secondo le ultime stime, prima di fine giugno.
L’Arena dovrebbe costare 15-20 milioni di euro. Il nuovo Dall’Ara, ovviamente, molto di più. I costi, inizialmente stimati intorno ai 70-80 milioni, si sono impennati in seguito all’emergenza Covid e ai ritocchi delle materie prime. Morale, rimettere a nuovo il vecchio Dall’Ara costerà circa 150 milioni, di cui 40 investiti da Palazzo d’Accursio, che è diventato partner dell’operazione del Bologna dopo che nel 2017 l’ex sindaco Virginio Merola decise di bloccare l’operazione ‘Cittadella della moda’ ai Prati di Caprara.
pa. ros.