Due giorni all’ex seminario. Bonaccini motivatore porta la giunta in ritiro

La Giunta Regionale dell'Emilia Romagna si ritirerà nell'ex seminario di Bertinoro per definire le linee guida dell'ultimo anno di governo. Non si parlerà di una possibile candidatura di Bonaccini alle elezioni europee, ma solo delle azioni da intraprendere per il termine del mandato. Si auspica che Bonaccini rimanga a capo della Regione fino alla fine della legislatura.

Due giorni all’ex seminario. Bonaccini motivatore porta la giunta in ritiro

Due giorni all’ex seminario. Bonaccini motivatore porta la giunta in ritiro

BERTINORO (Forlì)

Le stanze dell’ex seminario di Bertinoro, parte integrante del Centro Universitario che ha la propria sede nella maestosa rocca vescovile, ospiteranno sul finire della prossima settimana la Giunta Regionale al gran completo. Un vero e proprio ritiro di alcuni giorni per meglio definire le linee guida in vista dell’ultimo anno di governo della regione. L’Emilia Romagna andrà alle urne per decidere il successore di Stefano Bonaccini nel 2025. Le date prescelte per questa residenza fuori Bologna dovrebbero essere il 15 e 16 febbraio, anche se potrebbero leggermente variare. Da fonti vicine al presidente della Regione si apprende che non si dovrebbe, in questa occasione, parlare di una sua eventuale candidatura alle prossime elezioni europee, previste per giugno di quest’anno, ma solo di quali azioni intraprendere per la fine del mandato. Ovvio che se la decisione di Bonaccini dovesse ricadere sul candidarsi alle europee, l’arco temporale che avrebbe di fronte a sé la Giunta Regionale, non sarebbe più un anno, bensì sei mesi: con le dimissioni anticipate del presidente, incompatibili i ruoli di leader della Regione e di parlamentare europeo, si andrebbe a votare sul finire di quest’anno.

La decisione di salire sul colle Cesubeo – questo il nome della collina che ospita il borgo di Bertinoro – è stata presa proprio per la presenza dell’ex seminario che consente una certa riservatezza e isolamento, oltre a fornire tutto il necessario a livello tecnologico e di confort che si possa desiderare. Non a caso il Centro Universitario viene scelto ogni anno per svolgere corsi di altissima formazione, seminari, convegni, spesso di caratura internazionale, dalle università di tutto il mondo, Alma Mater in primis. E durante la pandemia la struttura fu scelta perfino dall’Ausl Romagna come ‘Covid Hotel’.

Da molti esponenti del Partito Democratico, di cui Bonaccini è presidente, vi è l’auspicio che questi decida di rimanere a capo della Regione fino alla fine naturale della legislatura, rinunciando alla ribalta europea. Pragmaticamente perché questo significherebbe evitare di affrontare tre tornate elettorali in un anno: amministrative, europee e regionali. Anche perché si dovrebbe andare a definire chi candidare e con quali alleanze proprio mentre si è impegnati alle amministrative, con coalizioni varie ed eterogenee a seconda del singolo Comune, alle europee in corsa solitaria, considerando che il sistema è proporzionale puro. Per rimanere in Romagna, tra i favoriti per succedere a Bonaccini in Regione c’è il sindaco di Ravenna, Michele De Pascale.

Matteo Bondi