Due Agosto, c’è il manifesto: "Ora sappiamo la verità e abbiamo anche le prove"

L’Associazione dei familiari delle vittime ha scelto la frase per il 44esimo anniversario. Alla cerimonia in piazza Medaglie d’Oro sarà presente il ministro dell’Interno Piantedosi.

Due Agosto, c’è il manifesto: "Ora sappiamo la verità  e abbiamo anche le prove"

Due Agosto, c’è il manifesto: "Ora sappiamo la verità e abbiamo anche le prove"

"Sappiamo la verità e abbiamo le prove". Sono queste le parole scelte dall’Associazione dei familiari delle vittime della strage alla stazione del 2 agosto per il 44° anniversario dell’attentato che causò 85 morti e oltre 200 feriti. Una "strage fascista", come ricorda il manifesto dell’associazione, nel quale compare come ogni anno anche la lapide con i nomi delle vittime. La frase scelta fa riferimento al percorso portato avanti nelle aule giudiziarie e che, solo per citare il passaggio più recente, l’8 luglio ha visto la conferma da parte della Corte d’Assise d’appello della condanna all’ergastolo per l’ex Avanguardia Nazionale, Paolo Bellini, per concorso nella strage. Una sentenza che conferma, quindi, la partecipazione dell’ex Primula nera all’attentato insieme con i Nar Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini, già condannati in via definitiva negli anni ’90.

A questi si aggiunge anche l’ergastolo, confermato in appello lo scorso settembre, per l’ex Nar Gilberto Cavallini. Lo scorso aprile, invece, si è chiuso con condanne a tre anni e sette mesi per Ciavardini e a un anno per l’ex esponente di Ordine nuovo e Avanguardia nazionale, Vincenzo Vinciguerra, il processo di primo grado in cui i due erano accusati di falsa testimonianza per le dichiarazioni rese durante il processo a carico di Cavallini. La verità giudiziaria ha quindi stabilito che a quell’attentato parteciparono tutte le formazioni dell’estrema destra dell’epoca, finanziate dai soldi distratti dal Banco Ambrosiano dal mandante, cioè il capo della P2 Licio Gelli, aiutato dal braccio destro Umberto Ortolani, dall’allora capo dell’ufficio Affari Riservati del Viminale, Federico Umberto D’Amato, e dal giornalista Mario Tedeschi.

Alla cerimonia alla stazione, il 2 agosto, parteciperà a nome del governo il ministro dell’’interno Matteo Piantedosi

Chiara Caravelli