Bologna, 8 novembre 2024 - Avevano messo in piedi un giro di spaccio negli edifici dell'ex Caserma Stamoto, trasformati in veri e propri locali dove confezionare e vendere droga. Le indagini delle Squadra Mobile hanno portato all'esecuzione di sette misure cautelari, nei confronti di altrettanti pusher, responsabili in concorso del reato di detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
L'operazione, denominata Stamoto 2024, è iniziata a fine marzo e si è conclusa a inizio maggio. I poliziotti hanno ricostruito che all'interno degli edifici dell'ex Caserma Stamotto un gruppo di spacciatori, tutti di origine marocchina, confezionavano dosi di cocaina per poi venderla attraverso i cancelli del complesso, approfittando dello stato di abbandono in cui versa.
Le indagini hanno permesso di ricostruire diverse decine di cessioni giornaliere a clienti italiani, riscontrate tra aprile e maggio. Gli spacciatori, oltre alle vie limitrofe all’area dell’ex Caserma (via Castelmerlo, via Spartaco e viale Felsina, nel parco giochi vicino all’Istituto Superiore Manfredini-Tanari), vendevano droga anche in via Massarenti e nelle piazze di spaccio del quartiere Mazzini-Savena.
In genere gli ordinativi dello stupefacente da parte dei clienti avvenivano tramite chiamata o tramite Whatsapp. Nel corso delle indagini sono stati arrestati in flagranza per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti dieci spacciatori e sono stati sequestrati circa 800 grammi di cocaina e oltre 30mila euro in banconote di piccolo taglio.
Il gip del Tribunale di Bologna ha emesso dunque sette ordinanze di misura cautelare, di cui due custodie cautelari in carcere, una misura cautelare agli arresti domiciliari e quattro misure interdittive di divieto di dimora nella città metropolitana di Bologna.