Bologna, 17 febbraio 2023 - La droga dello sballo arrivava dall’Olanda, comprata su internet anche con bitcoin, poi veniva distribuita in città e in particolare ai frequentatori dei locali della movida cittadina.
Un giro di mefedrone e Gbl, cosiddetta droga dello stupro o dello sballo, che fruttava agli spacciatori, tutti italiani sulla quarantina, circa 20mila euro al mese. Ora, due calabresi (già ai domiciliari per altri motivi) sono finiti in carcere; nei confronti degli altri tre, di cui due bolognesi, i carabinieri del Nucleo operativo di Borgo Panigale hanno eseguito su disposizione del Gip Roberta Malavasi un arresto ai domiciliari e due obblighi di firma. Il pm è Flavio Lazzarini.
Altre indagini sono in corso per ricostruire la rete dei complici del sodalizio (cui è contestata l’importazione e lo spaccio di stupefacenti, ma non l’associazione a delinquere) e in particolare di due persone residenti in Germania, che fungevano da intermediari ricevendo i pacchi dall’Olanda e modificandoli in modo da rendere complicato rintracciarli e ricondurli ai veri destinatari e imballando la sostanza in flaconi di detersivi per la pulizia, per camuffarla.