CHIARA CARAVELLI
Cronaca

Dopolavoro ferroviario, Comune di Bologna in pressing: Ferrovie valuta l’offerta

Annunciato l’esproprio, il Gruppo: “Riscontro entro la prossima settimana”. Coinvolte nell’inchiesta anche due attività dello spazio in Bolognina

La pizzeria ‘Pizzartist all’interno del Dopolavoro ferroviario

La pizzeria ‘Pizzartist all’interno del Dopolavoro ferroviario

Bologna, 12 ottobre 2024 – “Fs Sistemi Urbani (gruppo Fs) ha ricevuto un’offerta di acquisto dell’area del Dopolavoro ferroviario da parte del Comune. L’offerta è in corso di valutazione per un riscontro previsto nella prossima settimana”. Sembra vicina a una svolta, attesa da tempo ormai, l’interlocuzione tra Palazzo d’Accursio e la proprietà del Dlf (Rfi e società collegate) per la gestione dell’area e il conseguente avvio dei lavori di riqualificazione, con la scadenza dei fondi del Pnrr fissata al 2026.

Nei giorni scorsi il sindaco Matteo Lepore aveva annunciato di aver attivato le procedure di esproprio dell’area al fine di “rendere il Dlf un luogo sicuro e libero da infiltrazioni della malavita”.

Infiltrazioni smascherate da una maxi inchiesta della Guardia di Finanza che ha portato all’arresto dell’imprenditore trentanovenne calabrese, Omar Mohamed, e del suo principale “finanziatore”, il cinquantenne Massimo Nicotera ritenuto vicino al clan camorristico Veneruso Rea e già condannato in via definitiva per associazione mafiosa. Mohamed è legale rappresentante di due società, la ‘Mangia semplice’ srl e la ‘Gioka’ srl (di quest’ultima deteneva il 33 per cento delle quote societarie) che effettuano attività di ristorazione, con la pizzeria ‘Pizzartist’, e sportiva con campi da calcetto e beach volley all’interno del parco del Dopolavoro ferroviario.

Locali e attività che venivano utilizzati, secondo l’accusa, per riciclare il denaro sporco della criminalità organizzata, proveniente da camorra e ‘ndrangheta. ‘Pizzartist’ e le quote societarie della Gioka srl di proprietà dell’imprenditore calabrese sono state poste sotto sequestro preventivo e affidate a un amministratore giudiziario, che consentirà anche la continuità dei rapporti di lavoro esistenti. Ora, se verrà trovato un accordo tra il Comune e la proprietà, per il cuore pulsante della vita sociale della Bolognina potrebbe iniziare un nuovo capitolo. E, soprattutto, i lavori di riqualificazione in quella che a tutti gli effetti si preannuncia una corsa contro il tempo per rispettare la scadenza fissata al 2026.

Gli interventi previsti nel programma riguarderebbero le aree verdi, i sottoservizi, la fontana monumentale e l’Arena Puccini con il recupero della torre scenica, l’ampliamento della platea e lo sblocco degli spazi interni del teatro inagibili da anni. È previsto anche l’adeguamento acustico con l’installazione di nuove recinzioni fonoassorbenti, il nuovo disegno dei giardini e nuovi servizi igienici.