GABRIELE MIGNARDI
Cronaca

Prima l’alluvione, poi la grandine: nel bolognese campi devastati

Confagricoltura: "Mille ettari colpiti, frutta rovinata in Valsamoggia e ad Anzola. Le aziende sono allo stremo, servono aiuti immediati"

Coltivazioni devastate ed alberi divelti nel bolognese dai temporali e dalla grandine

Coltivazioni devastate ed alberi divelti nel bolognese dai temporali e dalla grandine

Bologna, 5 luglio 2023 – Piove sul bagnato per l’agricoltura dell’area orientale di Bologna sulla quale lunedì sera una tempesta di vento e grandine ha danneggiato irrimediabilmente quel poco che si era salvato prima dalle gelate primaverili e poi dall’alluvione. Un fenomeno che ha provocato anche quello che la segretaria del Pd bolognese Federica Mazzoni ha definito "un evento catastrofico ai danni del centro feste di Calcara", struttura che si è trovata in sostanza al centro del vortice temporalesco con raffiche di vento, chicchi di grandine grosse quanto una noce, e pioggia intensissima concentrata in poco meno di un’ora.

"Il poco che si era salvato dalle gelate primaverili e dall’alluvione di maggio è stato definitivamente distrutto nel giro di pochi minuti. Il violento temporale di lunedì pomeriggio ha colpito duro l’agricoltura bolognese: grandine, vento e pioggia si sono abbattuti in modo particolare in Valsamoggia e nella zona di Anzola dell’Emilia causando ingenti danni alle colture – segnala Confagricoltura Bologna – Tantissima la frutta caduta a terra, mentre quella rimasta sugli alberi è stata segnata dalla grandine e quindi non è più commercializzabile; ma il forte vento ha divelto anche le piante e ha danneggiato gli impianti frutticoli. Brutte notizie anche per i seminativi: dai cereali, la cui trebbiatura era appena iniziata, fino alle barbabietole".

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Fenomeno constatato di persona dal presidente Guglielmo Garagnani, residente e titolare dell’azienda agricola di famiglia di Crespellano: "Gli agricoltori si sono trovati davanti a un fenomeno dalla violenza inaspettata: è l’ennesima ferita alla nostra agricoltura – osserva direttamente Garagnani – Appena terminato il temporale, ma chiamarlo così è sicuramente riduttivo, ci siamo sentiti subito con i nostri associati: la situazione appariva già in tutta la gravità. E questa mattina i sopralluoghi dei nostri tecnici hanno confermato la situazione. Il violento fenomeno ha investito una zona di circa mille ettari devastando le coltivazioni e provocando danni anche alle strutture. È davvero difficile non farsi scoraggiare da questa ennesima avversità, le aziende agricole sono allo stremo. Chiediamo che il nuovo Fondo mutualistico nazionale AgriCat contro i danni alle produzioni agricole causati da eventi atmosferici straordinari, abbia una dotazione sufficiente per far fronte anche a questi eventi".