Donini (Pd) guarda oltre gli ostacoli: "Medicina di base da riformare"

"Dopo gli anni duri della pandemia, non mi aspettavo tanto affetto"

Donini (Pd) guarda oltre gli ostacoli: "Medicina di base da riformare"

"Dopo gli anni duri della pandemia, non mi aspettavo tanto affetto"

"Per me la priorità è la riforma della medicina di base. Su questo si sta registrando una importante convergenza tra tutte le Regioni e Ministero della Salute. Benissimo Conti e Priolo, nel Pd c’è bisogno di più donne". Dal Covid contratto praticamente prima di cominciare da assessore, appena eletto nel febbraio del 2020, fino al risultato di 11mila 661 di due giorni fa voti arrivando terzo nelle preferenze del Pd a Bologna. Un lungo cammino quello di Raffaele Donini, assessore alla Sanità uscente, che non dovrebbe rimanere al suo posto nella legislatura de Pascale, ma che comunque avrà un ruolo importante di guida, assieme a tanti neo-eletti privi della sua esperienza. E per nuovi incarichi, chissà.

Raffaele Donini, lei era l’unico candidato nella lista del Pd presente anche nel 2020, contento del risultato ottenuto?

"Dopo gli anni più difficili di sempre per la Sanità, non immaginavo certo un risultato così bello, generoso nella sua dimensione, quasi 12mila preferenze e rigenerante il mio percorso politico".

E’ stato riconosciuto un suo impegno preciso a difesa della sanità pubblic"?

"Credo sia stato riconosciuto il mio impegno a difendere la sanità pubblica dalla pandemia e dai tagli dei vari governi. Impiegherò tutte le mie energie, le mie competenze, la mia esperienza e passione politica, per contribuire alle buone scelte di governo per la Regione Emilia - Romagna e per Bologna".

Michele de Pascale ha dominato ovunque, portando a casa percentuali enormi in tutte le province eccetto Piacenza, il centrodestra è stato spazzato via. Cosa ha fatto la differenza?

"L’unità del centrosinistra innanzitutto e la qualità del candidato che si è presentato come il sindaco della Regione Emilia-Romagna, vicino ai problemi reali dei cittadini, capace però di proporre soluzioni".

I dieci punti sulla Sanità di de Pascale sono stati il cuore della campagna elettorale. Quali sono però, secondo lei, gli aspetti della nostra sanità sui quali è urgente migliorare?

"Tutto si può migliorare anche se siamo ancora il sistema sanitario più attrattivo e forte in Italia. Per me la priorità è la riforma della medicina di base. Su questo si sta registrando una importante convergenza tra tutte le Regioni e ministero della Salute".

Da Isabella Conti e Irene Priolo è arrivato un exploit al femminile, è un Pd che ha bisogno di più donne?

"Senza alcun dubbio. La politica, l’economia e la società hanno bisogno di donne capaci e determinate".

L’astensionismo sembra aver premiato più voi del centrodestra. Come si riportano le persone a votare, dopo quest’emorragia di partecipazione?

"Un premio che non consola. Il fatto che la maggioranza dei cittadini aventi diritto non abbia votato è una sconfitta per tutti. I cittadini torneranno a votare quando la politica saprà abbandonare i toni propagandistici e le sterili contrapposizioni di parte e darà loro una idea di società in cui riconoscersi ed una visione sul futuro dei nostri figli".

Assessore, lei spera di essere riconfermato alla Sanità? "Deciderà il presidente".

Paolo Rosato