MASIMO SELLERI
Cronaca

Don Elia Comini sarà beato: Papa Francesco riconosce il martirio del sacerdote

Papa Francesco riconosce il martirio di Don Elia Comini, ucciso dai nazifascisti nel 1944 durante l'Eccidio di Monte Sole.

Don Elia Comini fu ucciso dai tedeschi il primo ottobre 1944

Don Elia Comini fu ucciso dai tedeschi il primo ottobre 1944

Don Elia Comini sarà beato. Nella giornata di ieri Papa Francesco ha riconosciuto il martirio del sacerdote salesiano che il primo ottobre 1944 venne ucciso dai soldati nazifascisti a Pioppe di Salvaro, un paese situato sulla montagna bolognese. Il presbitero fu una delle tanti vittime che vennero giustiziate dalle forze di occupazione tedesca nel periodo che va dal 29 settembre al 5 ottobre 1944 all’interno di quel fazzoletto di terra che va dal comune di Marzabotto a quello di Grizzana Morandi. Nel suo complesso, queste esecuzioni sommarie prendono il nome di Eccidio di Monte Sole e le 760 persone assassinate furono per lo più donne, bambini e anziani con gli uomini abili al lavoro che si erano dati alla macchia per non essere deportati in Germania.

Il martirio di don Comini inizia nelle prime ore del mattino di venerdì 29 settembre, quando numerosi civili raggiungono la parrocchia di Salvaro per sfuggire alla persecuzione. Il sacerdote, insieme al giovane dehoniano padre Nicola Martino Capelli, nasconde gli uomini in canonica e nelle altre strutture della chiesa e chiede alle donne e ai bambini di recitare ad alta voce la preghiera del Santo Rosario, in modo tale da coprire i rumori di chi non deve essere visto. I nazisti arrivano e dopo una precipitosa ispezione lasciano il luogo senza trovare i rifugiati e, grazie alla mediazione dei due religiosi, senza torcere un capello a nessuno. Messi in salvo questi civili, Comini e Capelli si avviano verso il paese limitrofo di Creda, nella speranza di riuscire a compiere un’impresa analoga. Arrivano mentre la strage è in atto e come testimoni devono essere eliminati. Una volta catturati sono costretti a trasportare munizioni per tutta la giornata del 30 settembre. Alla sera della domenica vengono uccisi, insieme al altri civili, al termine di una surreale liturgia in cui le SS fanno sfilare i prigionieri su una passerella prima di falciarli con le mitragliatrici. Poco prima della morte, un tedesco colpisce violentemente le mani di don Comini e il suo breviario cade tra i cadaveri. Durante l’esecuzione, il presbitero salesiano riuscì a proteggere con il suo corpo Pio Borgia, uno dei soli tre scampati a questa strage. Dopo che due commissioni vaticane, una di storici e l’altra di teologi, hanno dato il loro via libera, ieri Papa Francesco ha promulgato il decreto che ha certificato come la sua uccisione sia avvenuta in odio alla fede.

I salesiani di Don Bosco, in accordo con la Chiesa di Bologna e con i dehoniani, hanno deciso di attendere anche padre Capelli e don Ubaldo Marchioni, il parroco di Monte Sole, per celebrare un’unica messa in cui saranno canonizzati come beati.