Il dolore di Gianni Morandi dopo l’alluvione: "Bologna, la mia città ferita al cuore”

Tra i messaggi sui social da parte dei vip per il popolo dell’Emilia Romagna anche quello dello chef Bruno Barbieri: “Vedere e vivere in questo momento la città fa davvero male. Teniamo botta insieme, e ci rialzeremo insieme"

Bologna, 21 ottobre 2024 - "Bologna, la mia città ferita al cuore…": c'è dolore nelle parole di Gianni Morandi affidate ai social dopo l'alluvione. Il cantautore affida il suo pensiero a Instagram, un modo per condividere il proprio stato d'animo, per sentire vicine le persone e a sua volte per sentirsi vicino al popolo sotto le Due Torri. Morandi è da sempre legatissimo alla sua Bologna, dallo sport alle tradizioni: tifoso rossoblù.  A commentare il post del cantante tanti cittadini ma anche persone di altre città. "Sono vicina con tutto il cuore a tutti coloro che stanno vivendo questa drammatica situazione", scrive una follower; "Sono veramente addolorata per voi bolognesi, un forte abbraccio a tutti ", scrive un altro.

Gianni Morandi in piazza Maggiore (foto Instagram); a destra, la foto condivisa dal cantante su Instagram dopo l'alluvione con un messaggio per la sua amata Bologna
Gianni Morandi in piazza Maggiore (foto Instagram); a destra, la foto condivisa dal cantante su Instagram dopo l'alluvione con un messaggio per la sua amata Bologna

Ad accompagnare il post, una foto pubblicata sul Carlino dove si vedono le persone mentre spalano il fango in via San Mamolo dopo gli allagamenti di sabato 19 ottobre. Un'immagine che rappresenta la forza del popolo bolognese pronto a rialzarsi dopo l'emergenza. Anche lo chef Bruno Barbieri, originario di Medicina (Bologna) ha pubblicato un post dedicato alla sua amata città: "Tantissime persone stanno vivendo ore terribili: vedere e vivere in questo momento Bologna, la mia città, fa davvero male al cuore… Un abbraccio forte a tutti voi: teniamo botta insieme, e ci rialzeremo insieme".

Bologna 21 ottobre 2024 - A Bologna si spala il fango e si affrontano i primi disagi da giorno feriale (anche con le scuole chiuse, domani riaperte) dopo l'alluvione di sabato notte. Una notte da incubo, in cui la furia dell'acqua si è riversata sulle strade della città dopo sei ore di pioggia caduta in quantità mai vista prima, 160 millimetri, ovvero la stessa che cade in due mesi di autunno. In città è esondato il torrente Ravone e l'Aposa è uscito dalla sua sede sotterranea e le sue acque hanno allagato via San Mamolo e dintorni. Sono Andrea Costa e Riva Reno le altre zone in cui le strade si sono trasformate in fiumi. In provincia, sono in ginocchio Budrio, San Lazzaro e Pianoro. Dove l'alluvione è fatale, un ragazzo di 20 anni muore nella sua auto, sorpreso da una piena torrenziale. 

In risposta c'è chi condivide le proprie paure: "Mio figlio è a Bologna, casa piena di fango ed io lontana...ho il cuore pieno di paura", scrive una mamma. C'è chi risponde da Genova: "Forza Bologna, forza Emilia, da una genovese che alluvioni ne ha viste tante". E chi ricorda la vittima di questa alluvione: "Ci rialzeremo come sempre ...ma il pensiero va al ragazzo di Pianoro che ha perso la vita". Un pensiero è arrivato anche da Orietta Berti: "Cari amici e care amiche, sono vicina alle famiglie e alle comunità della mia provincia di Reggio Emilia che in questi giorni sono state colpite dall'alluvione assieme ad altre località della nostra Emilia Romagna".