"Il tandem su cui viaggiamo è la dimostrazione che uniti si può tutto". L’Archè Arcobaleno di Quarto Inferiore, comunità per persone con e senza disabilità, parte alla volta delle Dolomiti dal 1° all’8 luglio. Un gruppo di 40 persone con mezzi speciali: tandem, tandem affiancati e cargobike a pedalata assistita.
Il motore del progetto è il desiderio di consentire a tutti di visitare luoghi meravigliosi che spesso non sono raggiungibili in bicicletta per le persone con disabilità, di diffondere nuove visioni di cosa significhi fare sport, soprattutto in riferimento al cicloturismo, e di stimolare la nascita di relazioni e incontri per creare reti inclusive nei territori. L’intero Cicloviaggio, 370 chilometri, sarà documentato attraverso la realizzazione di un docufilm che darà notevole risalto all’esperienza vissuta e che sarà un importante strumento per la formazione presso le scuole e più in generale per la sensibilizzazione di tutte le persone che avranno occasione di vederlo.
Il progetto ha già ricevuto il patrocinio di Città di Granarolo dell’Emilia e Città Metropolitana di Bologna, della Provincia di Belluno e della Provincia Autonoma di Bolzano. Così dall’associazione: "La grande peculiarità di questa nuova avventura è che ci saranno quotidianamente due gruppi di persone con e senza disabilità che viaggeranno insieme con diverse modalità: il gruppo di 6 tandem che si sposteranno quasi sempre in bici in sentieri anche boscosi e sterrati; il gruppo dei mezzi trike e cargo che ogni giorno faranno delle tratte su piste ciclabili o strade a bassa percorrenza. Durante il cicloviaggio saranno realizzati anche 5 eventi che coinvolgeranno le associazioni e gli enti del territorio. Il primo evento sarà organizzato il 1° luglio in occasione della partenza a Cortina d’Ampezzo con la collaborazione del Comune di Cortina e del Gruppo Itas; il secondo evento avrà luogo a Bolzano dove verrà proiettato il docufilm realizzato nel precedente Cicloviaggio "Da Bologna a Roma in Tandem" e ci sarà un dibattito con le associazioni e le istituzioni presenti; poi Trento, Cles e Moena sullo slogan ‘Tanta Roba’".
Così il sindaco di Granarolo Alessandro Ricci: "Archè è la dimostrazione di come si passa dalle parole ai fatti. Loro l’inclusione la fanno davvero, non solo durante queste esperienze incredibili, ma tutti i giorni nella loro sede e sul territorio".
Zoe Pederzini