Il bebè non voleva aspettare. E sarebbe nato in autostrada, se polizia stradale e sanitari del 118 non avessero organizzato una scorta dal Cantagallo, in A1, all’ospedale Maggiore, dove il piccolino è nato praticamente un attimo dopo aver varcato la soglia della Maternità. Il precipitoso parto è avvenuto ieri mattina e la prima richiesta di aiuto è arrivata al 118 alle 5,45, quando la giovane mamma, una ragazza cinese di 25 anni residente a Reggio Emilia, che stava tornando a casa da Prato assieme al marito e all’altra bambina, di 5 anni, ha avvertito le contrazioni e capito che il suo bimbo voleva nascere subito. Guidava lei e malgrado il dolore è riuscita ad arrivare all’area di servizio, per attendere i soccorsi. I sanitari, già dalla descrizione della situazione, hanno capito che non c’era un attimo da perdere. E hanno allertato gli agenti della Polstrada della sottosezione Bologna Sud di Casalecchio, perché liberassero, con sirene e lampeggianti, la strada all’ambulanza, mentre in ospedale erano già state avvisate le ostetriche della maternità dell’imminente arrivo della mamma.
I poliziotti hanno raggiunto l’area di servizio, dove la venticinquenne era stata caricata in ambulanza, e mentre un agente ha guidato l’auto di servizio in A1 per scortare il mezzo del 118 affinché arrivasse il più presto possibile in ospedale, l’altro collega si è messo al volante della macchina della famigliola cinese, visto che il marito della partoriente, già mamma di altri due bimbi, non ha la patente. "Ci hanno chiamato gli operatori del 118, dicendo che stava per arrivare un parto precipitoso – raccontano le ostetriche Giulia Vignali, Katia Piccione e Francesca Bergami –. Neanche cinque minuti dopo, la signora era già in ospedale. Siamo riuscite a predisporre la sala parto, dove la giovane mamma è stata trasportata: il bimbo è uscito pochi attimi dopo". Elia, così è stato chiamato il bel maschietto di 3,5 chili, era in piena salute e così la mamma: è arrivato al mondo alle 6,14, in una corsa rocambolesca. Era appena nato quando sono arrivati a conoscerlo anche il suo papà e la sua sorellina di 5 anni. L’uomo solo per pochi minuti non ha potuto assistere al parto, accompagnato anche lui in ospedale dall’altro poliziotto della Polstrada, soddisfatto, come il collega, di aver contribuito affinché la nascita del bimbo andasse nel modo migliore, come è stato. Al piccolo Elia e alla sua famiglia sono arrivati i migliori auguri della direzione dell’Ausl e dell’ospedale Maggiore.
Nicoletta Tempera